Domenica 9 settembre 2012
A fine luglio una delegazione
di armatori si è recata in Capitaneria, invitata ad esprimersi sulle priorità
del dragaggio nel porto e nell'occasione sono state indicate le seguenti zone
tratteggiate del bacino vecchio,canaletta e avamporto.
bacino vecchio |
canaletta |
avamporto |
La premessa e la promessa fatta allora
dal Comandante Pozzolano era stata che comunque il quantitativo totale da
dragare sarebbe stato di 200.000 mc.
"Obtorto collo", pur non
essendo la quantità necessaria (che è di circa 500.000 mc.) per ridare
agibilità completa al porto la delegazione si è ritenuta soddisfatta che almeno
si dragassero 200.000 mc., distribuiti nelle tre zone sopradescritte.
Ma il Governatore Chiodi ha parlato esplicitamente (su Il Centro) di 150.000 mc., che la Regione starebbe
concordando con il Provveditorato Interregionale Opere Marittime.
Nel frattempo nel mese di Agosto ci
sono state le note polemiche (riportate ne "il dragaggio 5" , ndr.) e il giorno 30 a mattina, non
essendoci stata nel frattempo alcuna notizia ufficiale sul dragaggio,
l'Associazione Armatori ha chiesto un incontro alla Capitaneria per sapere
qualcosa a riguardo.
E in
Capitaneria ci hanno detto che il Provveditorato Opere Marittime (ex-Genio
Civile) sta facendo un bando per un dragaggio di 50.000 metri
cubi (!!!) con un costo di 6.000.000 di euro, che vedrà la luce forse alla fine
di Ottobre. Cioè la montagna ha partorito un topolino. Se non ne verrà fuori un
altro…
E hanno
spiegato che il dragaggio sarà “chiavi in mano”: cioè che la draga preleverà il
materiale (probabilmente nell’avamporto) e lo porterà non si sa dove. E invece,
secondo le nostre informazioni, perché l’operazione non sia illegale si dovrebbe
sapere prima e controllare poi dove vanno a finire i fanghi (la motovedetta
della CP dovrebbe seguire la draga).
E quindi
fatti i conti, costerebbe 120 euro al mc., più o meno quanto costava il discusso “metodo Nicolaj”,
secondo quanto diceva lo stesso.
Insomma,
la vasca di colmata sulla banchina di levante, per fare un dragaggio generale, non
si può usare, secondo il Provveditorato !
la vasca di colmata della banchina di levante |
Il
mucchio di fanghi ammucchiati su di essa, durante il dragaggio degli anni
scorsi per la costruzione della banchina stessa, è continuo e senza
pavimento (è confermato) e va dalla superficie esterna , oramai
secca, fino alla profondità di sei od otto metri umida o bagnata, di
materiale “inquinatissimo”, dicono nella CP.
Fare il riciclaggio a terra, come si dice nella Piattaforma comune con il WWF, usando la vasca della banchina di levante, ad un costo inferiore e nel rispetto delle leggi ambientali, loro dicono che non si può fare.
Fare il riciclaggio a terra, come si dice nella Piattaforma comune con il WWF, usando la vasca della banchina di levante, ad un costo inferiore e nel rispetto delle leggi ambientali, loro dicono che non si può fare.
Pare che
non si può svuotare. Ma perché è così
misteriosamente vietato toccarla ? Chissà, ci sarà dentro l'uranio arricchito ?
Il mercurio ? Una bomba atomica ?
Ci hanno detto in Capitaneria
che il problema è nel fiume (questo lo sapevamo). Troppo inquinato.
Allora che fare se la casa
è sporca ? Mica si pulisce. Si mette la polvere sotto il tappeto.
Il fiume quindi, mica si
bonifica, è meglio deviarlo per mandarlo fuori dal porto e con questa scusa
mandare i pescherecci nella darsena del
Piano Regolatore Portuale, che i pescatori hanno bocciato all’unanimità, non
appena lo hanno visto. Nessuno glielo aveva fatto vedere dal 2007, quando è nato.
Ma la notizia più
sconcertante è che il Provveditorato OO.MM. e l’ing. De Girolamo stanno
preparando un progetto per quella
seconda vasca di colmata, di cui lo stesso ha parlato nell’intervista di agosto a Il Centro. Ed eccola qui sotto, come dovrebbe essere la seconda vasca
di colmata di De Girolamo: quella delineata in rosso !!!
Non avevamo capito quanto fosse audace l’ing. De Girolamo. Pensavamo,
dopo la sua intervista, che la seconda vasca fosse alla punta della banchina di
levante. No, la nostra immaginazione non è riuscita ad arrivare a quella sua.
La seconda vasca di colmata
pensata da De Girolamo è roba da far accapponare la pelle.
Basta guardare la piantina. Quindi abbiamo obbiettato:
- che è impossibile che non si possa usare la vasca della banchina di levante per fare il dragaggio e oltretutto bisogna per forza, prima o poi, metterla in sicurezza, come i Ministeri Ambiente e Infrastrutture hanno intimato al Provveditorato di fare, e rendere poi la banchina operativa per le navi traghetto o petroliere. Per fare le analisi preparatorie, secondo le nostre informazioni, è sufficiente una settimana di tempo e poche migliaia di euro. Una volta messa in sicurezza, cioè ripulita e impermeabilizzata, si potrebbe usare per il dragaggio generale e d'emergenza dei 500.000 mc. Ci vorrebbero 6/7 mesi per farlo. Poi si potrebbe prepararne una sulla banchina sud , a monte, per il dragaggio annuale storico di 40/50.000 mc.; quello che non viene fatto con regolarità da venti anni.
Piano Regolatore Portuale: in colore rosso la situazione attuale |
- che il nuovo molo esterno della seconda vasca di colmata (quella delimitata con il colore rosso) creerebbe ancora più difficoltà all'ingresso in porto sia con mare da nord sia con mare da levante, anche nella malaugurata ipotesi che il PRP andasse avanti: perché alle navi rimarrebbe meno spazio per manovrare sottovento alla diga in caso di traversia da nord; situazione da noi già prevista nelle Osservazioni alla VAS. Ma prevedevamo che la causa sarebbe stata la formazione delle secche che si creerebbero con la nuova imponente diga del bacino commerciale previsto dal PRP. Non avevamo previsto la seconda vasca di colmata ! Per la quale oltretutto ci vorrà una VIA , una variante al PRP e la costruzione del nuovo braccio, una nuova massicciata (oppure una palancolata) di contenimento dei fanghi. E quindi molto tempo ancora.
- che l'ingresso del porto turistico sarebbe completamente finito, morto, con quel muro addosso e senza possibilità di creare un nuovo ingresso (nella foto, quello di colore giallo; è solo una prima idea), di cui si comincia a parlare per risolvere il problema di quello vecchio, sempre insabbiato e sostanzialmente sbagliato perchè rivolto a sud, e che permette il passaggio ad una sola barca alla volta e anche di basso pescaggio.
- che di questo passo fra un po' d'anni la 3a vasca di colmata la faranno direttamente dentro il porto turistico.
Il Presidente Il vicepresidente
Lucio Di Giovanni Romeo Palestino
P.S. Per l'architetto Di Biase, uno dei padri politici del PRP insieme a D’alfonso: alla sua
affermazione sul Centro del 5/9 che..." se non va bene, la darsena
pescherecci si può stralciare dal PRP, e che l'imboccatura del fiume si può
allargare. E' una questione tecnica."... rispondiamo che non è una questione tecnica, è una questione
di navigazione e arte marinara, ignote non solo a lui.
Gli armatori hanno già bocciato con una loro lettera
ufficiale del 2 luglio agli organi competenti per legge tali modifiche così
importanti al Piano Regolatore Portuale, asserendo che: tolta la darsena,
modificata l'imboccatura del fiume, praticamente del PRP non ci rimane
niente...soprattutto dopo tutte le osservazioni che sono state fatte alla VAS,
Valutazione Ambientale Strategica, anche dalla Commissione Idraulica dell’Ordine degli Ingegneri.
Sarebbe meglio che il Comune, che
l’ha proposto, lo ritirasse.
E giri pagina, se vuole ancora i pescherecci nel porto, che non hanno ancora molto tempo per restarvi visto come vanno le operazioni di dragaggio.
Abbiamo già presentato in Capitaneria l’alternativa che accontenterebbe tutti gli operatori e con pochi soldi: il progetto preparato con l’arch. Polacco.
E giri pagina, se vuole ancora i pescherecci nel porto, che non hanno ancora molto tempo per restarvi visto come vanno le operazioni di dragaggio.
Abbiamo già presentato in Capitaneria l’alternativa che accontenterebbe tutti gli operatori e con pochi soldi: il progetto preparato con l’arch. Polacco.
P.P.S. Per il Presidente
CCIAA, Daniele Becci: non sarebbe stato meglio o sarebbe meglio investire
i soldi della CCIAA nella nuova imboccatura del porto turistico (uno dei più
belli d'Italia, ma con quel grosso neo dell'imboccatura) piuttosto che nelle aree ex-COFA ?
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