Regione Abruzzo
OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA
DI RAPPORTO AMBIENTALE (VAS)
DEL PIANO REGOLATORE
PORTUALE
PORTO CANALE DI PESCARA
(pubblicata sul B.U.R.A. n. 25 del 02.05.2012)
Francavilla al Mare, 22 giugno 2012
Geol. Francesco MASCIOLI
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Spazio riservato agli
Uffici
INDICE
INTRODUZIONE..............................................................................................................
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pag.
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OSSERVAZIONE alla tematica “5.1.3 Sistema spiaggia
e fondali antistanti”..................................................................................................................
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Dati carenti.......................................................................................................................
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Morfodinamica
costiera.............................................................................................
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Trasporto fluviale e
sedimentazione
avanporto.........................................................
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Dati contraddittori...........................................................................................................
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Trasporto solido
litoraneo.........................................................................................
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5
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Evoluzione settore
meridionale..................................................................................
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5
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OSSERVAZIONE alla tematica “5.1.4 Suolo e
sottosuolo”.....................
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OSSERVAZIONE DI CARATTERE
GENERALE...........................................................
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CONCLUSIONI.................................................................................................................
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7
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INTRODUZIONE
Le
osservazioni qui illustrate attengono il Quadro conoscitivo e l'Analisi
degli impatti e valutazione delle alternative del Rapporto Ambientale, più
precisamente gli argomenti all'indice denominati:
-
“5.1.3
Sistema spiaggia e fondali antistanti”;
-
“5.1.4
Suolo e sottosuolo”;
e
di carattere generale.
Osservazione
alla tematica “5.1.3 sistema spiaggia e fondali antistanti”
Dati carenti
Morfodinamica costiera
E' necessario rappresentare la
morfodinamica costiera, considerando le variazioni della spiaggia tra il 1999 e
il 2012, strettamente correlate ai numerosi interventi eseguiti (opere di
difesa, opere portuali, ripascimenti). I dati occorrenti a questa tipologia di
studio sono disponibili in notevole quantità di fonti cartografiche e
fotografiche nonché nella letteratura scientifica.
La valutazione del comportamento
della linea di riva riportata a pagina 90... “Al momento la linea di riva a
Nord del porto canale risulta in avanzamento, mentre quella a Sud, dalla
realizzazione del porto turistico a metà degli anni 80, risulta in lieve
arretramento (GNRAC, 2006)” non è supportata in maniera soddisfacente dal
riferimento bibliografico. L'articolo menzionato (che, per correttezza formale
andrebbe citato come AA.VV., 2006) non riporta un'analisi morfodinamica delle
spiagge con approfondimento adeguato all'opera in progetto, ma costituisce una
nota, a scala regionale, sullo stato dei litorali abruzzesi. E' altrettanto
necessario dettagliare l'analisi della variazione della linea di costa nel
periodo 1974 – 1995.
Infatti le figure presenti nel
rapporto non risultano sufficienti ad analizzare in maniera esauriente i
processi di variazione della linea di costa, in quanto caratterizzate da una
scarsa risoluzione temporale data dal confronto di sole tre linee di costa per
un intervallo di oltre 35 anni. Inoltre, la figura tratta dal medesimo articolo
evidenzia un avanzamento della spiaggia a sud del porto negli anni tra il 1974
e il 1995, e un lieve arretramento tra il 1995 e il 1999; pertanto la figura
non soddisfa l'analisi della dinamica attuale, al momento della redazione del
Rapporto Ambientale, essendo l'ultimo dato impiegato risalente a oltre 12 anni
fà.
La valutazione della dinamica
delle spiagge a nord e sud del porto necessita di integrazioni e di ulteriore
sviluppo mediante indagini più approfondite ed elaborate su dati più
aggiornati. L'assenza o l'analisi incompleta della variazione della linea di
costa non consente un'adeguata valutazione degli effetti delle nuove strutture
sulla dinamica costiera, in particolare sui processi di
avanzamento/arretramento della linea di costa. Tale carenza espone al rischio
di scelte progettuali che potrebbero innescare nuovi processi erosivi delle
spiagge a nord e sud del porto, con conseguenti potenziali rischi e disagi per
strutture e infrastrutture.
Trasporto fluviale e
sedimentazione avanporto
La sedimentazione dell'avamporto
è imputata al trasporto solido costiero e, in subordine, al trasporto
solido del fiume Pescara, come descritto a pagina 99 e 100:
- “…... L’area
delimitata dalla diga foranea (avamporto) è soggetta a sedimentazione
prevalentemente a causa del trasporto solido costiero.”
- “…... L’avamporto, delimitato
verso il largo dalla diga foranea e verso est dal molo di levante e dal porto
turistico, subisce un fenomeno di interrimento causato principalmente dal
trasporto solido proveniente da ovest poiché quello proveniente da est viene
intercettato quasi completamente dal porto turistico prima di arrivare nella
zona protetta dalla diga. Ovviamente l’interrimento dell’avamporto in parte è
anche dovuto al materiale trasportato dal Pescara in occasione di eventi di
piena, anche se si ritiene che il trasporto solido del Pescara sia contenuto a
causa dei numerosi sbarramenti presenti lungo l’ asta fluviale.”
- “...... Per quanto riguarda il
trasporto solido del Pescara non risulta che siano stati mai effettuati studi
e/o misure rivolte alla sua quantificazione e caratterizzazione in termini
granulometrici.
”
Nel merito si ritiene
indispensabile approfondire la quantità del trasporto solido fluviale, poiché
l'assenza di dati scientifici quantitativi non permette di escludere (o
ritenere secondario) il contributo del trasporto fluviale all'interramento
dell'avanporto, anche alla luce della forte sedimentazione che interessa il
porto canale testimoniante comunque un forte processo di deposizione.
L'assenza di dati attendibili
relativi alla quantità e alle caratteristiche del carico solido fluviale non
consente di valutare il rischio di potenziali processi di deposizione del
sedimento fluviale forzato sulle spiagge adiacenti il porto, processo più volte
richiamato e ipotizzato nel corso del Rapporto Ambientale, connesso alle scelte
progettuali, con conseguente insabbiamento dei bacini portuali e
contaminazione delle spiagge.
Dati contradditori
Trasporto solido litoraneo
La valutazione riportata a pagina
99 “….il trasporto solido longitudinale netto è mediamente diretto da ovest
verso est” contrasta con la figura 57 ove la corrente litoranea prevalente
indicata ha direzione SE-NW.
Nel merito si evidenzia la
necessità di studi più approfonditi per definire, in modo inequivocabile, il
senso (o sensi) del trasporto solido litoraneo; condizione indispensabile
per procedere alle scelte delle opere attinenti i processi di erosione,
trasporto e sedimentazione lungo il litorale.
Evoluzione settore meridionale
L'evoluzione riguardante il settore
meridionale, a pagina 91, è così descritta:
- “ ….....il porto turistico,
che intrappola i sedimenti portati verso nord-ovest dalla corrente di fondo,
determinando il progressivo insabbiamento del settore meridionale della
struttura portuale, l’espansione della spiaggia adiacente ma un arretramento
delle spiagge a sud anche se protette da barriere”.
- “….... Infatti alla luce dei
risultati ottenuti nel presente lavoro, l’origine della discontinuità della
linea di costa che si osserva nella planimetria tra la costa posta ad est ed a
ovest della foce fluviale sia da imputare al fatto che il materiale solido
trasportato dal Pescara veniva, e viene tuttora, “forzato” dalle onde
provenienti dal I quadrante, ad alimentare prevalentemente il litorale posto ad
est della foce. ”
Tale teoria non si pone in
coerenza con l'attuale situazione: infatti, considerato che la sedimentazione a
sud è legata all'apporto fluviale forzato verso sud, non è chiaro il
motivo per cui il processo di sedimentazione persista nonostante la presenza di
diga foranea (barriera al moto ondoso proveniente da NE) e avamporto (barriera
al trasporto sedimenti) e nonostante il fiume non trasporti sedimento
significativo per la morfodinamica della spiaggia sia in termini quantitativi
che granulometrici. Inoltre, studi recenti e lo stesso Rapporto Ambientale
sottolineano che il trasporto solido fluviale sia deviato verso i settori
settentrionali per effetto della diga foranea (cfr. pag. 91).
Poiché gli aspetti morfodinamici
e morfoevolutivi del settore meridionale del porto non sono sufficientemente
sviluppati, in quanto le cause di sedimentazione/erosione manifestano
incoerenza nel corso della relazione ambientale, è importante chiarire se la
sedimentazione è dovuta al trasporto solido litoraneo proveniente da SE, ai
sedimenti fluviali del Pescara forzati verso SE o dalla convergenza del
trasporto solido verso l'area portuale, come ulteriormente affermato a
pagina 99.
Ai fini di detto chiarimento, si
evidenzia che i processi di sedimentazione a sud di strutture costiere sono
evidenti anche in altri settori della costa abruzzese distanti da foci fluviali
(porto di Giulianova).
OSSERVAZIONE
alla tematica “5.1.4 Suolo e sottosuolo”
Necessita approfondire e
focalizzare l'attenzione sulle caratteristiche della successione quaternaria
(continentale e marina), per nulla trattate nell'inquadramento generale.
Infatti, come ampiamente illustrato nella letteratura scientifica esistente,
l'area costiera pescarese è imposta su una successione di sedimenti
continentali, di transizione e marini quaternari, sovrastante una più antica
successione terrigena plio-pleistocenica.
Necessita, inoltre, integrare lo
studio con la più recente bibliografia scientifica internazionale
sull'evoluzione geologica e geomorfologica dell'area pescarese e, più in
generale, delle aree di foce fluviale in ambienti interessati da sollevamento
quaternario. Infatti, alla luce della numerosissima letteratura esistente e
della cartografia fornita dall'Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale ISPRA (Progetto CARG – Foglio 351 “Pescara”), i limiti
litologici disegnati in Carta Geolitologica non sembrano realistici e
possibili, in quanto non coerenti con le dinamiche erosivo/deposizionali
tipiche di tali ambienti.
Oltretutto, data l'estrema
variabilità delle caratteristiche litostratigrafiche e la tipologia di
intervento, occorre che lo studio e conseguentemente i prodotti cartografici e
sezioni siano caratterizzati da un dettaglio superiore.
Trattandosi di un'opera costiera,
la cartografia geologica va estesa all'area sommersa, senza soluzione di
continuità tra le terre emerse e sommerse.
La sezione geolitologica non è
coerente con quanto riportato nella carta geolitologica, in quanto non
coincidono i limiti tra le diverse litologie; nella stessa mancano tutte le
indicazioni sui depositi marini olocenici di spiaggia sommersa e piattaforma
continentale prossimale, che costituiscono i terreni di fondazione della
maggior parte delle opere in progetto.
Ad integrazione dello studio,
necessitano le caratteristiche geomorfologiche dell'area, con descrizione dei
processi di ambiente fluviale, di spiaggia, marini e antropici.
Il persistere di dette carenze
espone ai rischi di errata interpretazione delle caratteristiche
litostratigrafiche dei terreni di fondazione delle opere, nonché una errata
valutazione delle dinamiche evolutive.
OSSERVAZIONE
DI CARATTERE GENERALE
Occorre
indicare i riferimenti bibliografici relativi alla letteratura citata nel
Rapporto Ambientale, per consentirne il reperimento e la consultazione.
CONCLUSIONI
In
presenza delle suddette carenze e contraddizioni si è impossibilitati ad
eseguire:
- la corretta e completa
valutazione dell'impatto delle opere previste dal P.R.P. sulle coste adiacenti
e stima dei fenomeni di insabbiamento dei nuovi bacini portuali;
- la corretta fattibilità e
progettazione delle strutture in funzione delle caratteristiche geologiche dei
terreni di fondazione, emersi e sommersi.
L'incompletezza
e le contraddizioni del Quadro conoscitivo non permettono osservazioni
sull'impatto delle soluzioni progettuali proposte nel Rapporto Ambientale del
Piano Regolatore Portuale.
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