Dopo le ultime riunioni fra L'Autorità Portuale del Medio Adriatico di Ancona, il Provveditorato OO.PP. di Lazio-Abruzzo-Sardegna e la Regione Abruzzo è chiaro che l'Amministrazione si avvia a completare il progetto di Piano Regolatore Portuale (PRP), pur modificato con l'eliminazione della darsena pescherecci a ovest del fiume deviato (v. immagine seguente):
Il PRP senza la darsena pescherecci a ovest del fiume deviato (croce di colore rosso) |
D'altronde con la realizzazione del varco nella diga foranea e la costruzione del pennello a protezione della nuova imboccatura è stata realizzata la prima parte del PRP (1° bando dei lavori, v. immagine seguente):
il porto di Pescar a Maggio del 2019: è stato aperto il varco nella diga foranea, che sarà la nuova imboccatura del porto-canale, ed è stato costruito il pennello a protezione della stessa. |
I portatori di interesse del porto (la stessa marineria e la sua Associazione Armatori, gli spedizionieri e i petrolieri di Abruzzo Costiero -Di Properzio-) sono tutti d'accordo nel proseguire i lavori di costruzione del PRP, dopo aver concordato con il Provveditorato alle opere pubbliche e con l'Autorità Portuale l'eliminazione della darsena pescherecci: le barche dei pescatori rientreranno nel nuovo porto-canale che si formerà con la deviazione del fiume dal Ponte del Mare fino al varco aperto nella diga.
Per cui tornare indietro, a questo punto e con queste determinazioni, ci sembra difficile.
E difficile ci sembra che si possa cominciare una nuova procedura del PRP con l'adozione della nostra Proposta alternativa, che continuiamo a ritenere migliore del PRP, ma che allungherebbe ancora di anni la soluzione dell'assetto portuale della città di Pescara; ritardi che finora hanno privato l'economia cittadina di tutti i traffici marittimi, passeggeri e merci (carburanti).
Questo non significa che le osservazioni contrarie al PRP, da noi espresse finora, siano venute meno soprattutto per quanto riguarda i dragaggi futuri del porto-canale e del bacino commerciale e della sua difficile imboccatura.
Però, se ci sembra che quest'ultima non si possa modificare in meglio in alcun modo, invece per il nuovo porto-canale riteniamo possibili alcune modifiche che lo renderebbero almeno migliore sotto il profilo della sicurezza della navigazione all'imboccatura e della eliminazione della risacca all'ormeggio, che comprometterebbe l'agitazione interna nel porto-canale e quindi la sicurezza in banchina per i pescherecci.
Come da me descritto nel lavoro "Le imboccature di porti e porticcioli", la sicurezza all'imboccatura del porto e la sicurezza all'ormeggio sono i due elementi da cui, da entrambi, non si può prescindere nella costruzione di un porto.
Venendo meno anche solo uno dei due aspetti, un porto non sarebbe quel rifugio sicuro in caso di burrasca, motivo che è alla base della sua costruzione.
Se un porto non è sicuro proprio quando c'è burrasca, che porto è ?
Per quanto riguarda il primo punto, la sicurezza all'imboccatura del nuovo porto-canale, scrivevamo nelle nostre Osservazioni al PRP che essa è troppo stretta (70 metri): infatti già adesso i pescatori si lamentano dell'imboccatura attuale del porto, che è rivolta a scirocco, ed è pur larga 180 metri, ma che li costringe a mettere la barca di traverso al mare mosso per rientrare quando c'è burrasca dal 1° quadrante (nord e nord-est).
Figuriamoci se l'imboccatura è stretta solo 70 metri !
I pescherecci, soprattutto i più grandi che sono quelli che con più probabilità devono rientrare sotto burrasca, non avrebbero lo spazio sufficiente a manovrare in sicurezza.
La proposta dei pescatori è quella di allargare l'imboccatura fino a 120 metri e sembra che il Provveditorato alle OO.PP. abbia già recepito questa osservazione e programmato di allargare l'imboccatura, come espresso dall'ing. Bentivoglio nel corso dell'audizione dei primi di luglio scorso con la Commissione Trasporti del Senato e della Camera presso il Ministero delle Infrastrutture.
Naturalmente tale modifica deve essere attuata prima della costruzione del nuovo molo sud del nuovo tratto di foce del porto-canale, che sarà largo 70 metri, poichè l'imboccatura deve essere raccordata con tale tratto (v. immagine seguente):
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