il Piano Regolatore Portuale di Pescara, approvato dal Comune il 25 luglio 2014 |
Oggi, venerdì 25 luglio 2014, a
mezzogiorno, nella sala consigliare del Comune di Pescara è stato approvato il
Piano Regolatore Portuale di Pescara, redatto dai professori ing. Noli e De
Girolamo (per la parte marittima) e dall'architetto Pavia (per la parte
terrestre).
Il PRP è stato approvato da una larghissima maggioranza di centro-destra e centro-sinistra.
Solo i 3 consiglieri del M5s hanno
votato contro: Enrica Sabatini, Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo.
L'hanno approvato:
Blasioli
Antonio-presidente
del Consiglio Comunale PD, Albore Mascia Luigi-consigliere comuale
FI, Antonelli Marcello-consigliere comunale FI, Berardi
Lola Gabriella-consigliere comunale PE Bene Comune, Bruno Giuseppe-consigliere
comunale LCD, Cremonese Alfredo-consigliere comunale NCD, D'Incecco
Vincenzo-consigliere comunale FI, Di Carlo Simona-consigliere
comunale PD, Di Giampietro Tiziana-consigliere comunale PD, Gaspari
Carlo Silvestro-consigliere comunale PD, Giampietro Piero-consigliere
comunale PD, Kechoud Leila-consigliere comunale PD, Longhi
Emilio-consigliere comunale PD, Martelli Ivano-consigliere
comunale SEL, Masci Carlo-consigliere comunale Pescara
Futura, Natarelli Antonio-consigliere comunale PD, Padovano
Riccardo Marco-consigliere comunale LCD, Pagnanelli Francesco-consigliere
comunale PD, Pastore Massimo-consigliere comunale NCD, Perfetto
Fabrizio-consigliere comunale PD, Pignoli Massimiliano-consigliere
comunale Scegli Pescara, Presutti Marco-consigliere comunale
PD, Rapposelli Fabrizio-consigliere comunale FI, Santroni
Daniela-consigliere comunale SEL, Seccia Eugenio-consigliere
comunale FI, Teodoro Piernicola-consigliere comunale Scegli
Pescara, Testa Guerino-consigliere comunale NCD.
All'inizio della seduta, su
richiesta del M5s, è stata data la parola anche ad alcuni portatori d'interesse
che da soli o a nome e insieme ad associazioni avevano presentato osservazioni
durante la fase di VAS: Antonio Spina, contrario, per conto dell'Associazione
Armatori e dei comandanti dei pescherecci del porto, e Leonardo Costagliola, a
favore, come pilota del porto.
La seduta si è svolta
abbastanza velocemente, prima per bocciare la richiesta del M5s di rinviare il
voto per ulteriori approfondimenti e poi per approvare il PRP.
Da parte nostra,
sinceramente pensavamo che l'aula non fosse sorda al richiamo e all'invito di
non approvarlo, per le numerose e preoccupanti osservazioni mosse in fase di
VAS e in virtù delle numerose valutazioni con noi concordanti ricevute da
qualificati esponenti cittadini, che vivono anche di politica.
E anche in virtù della
"strana" approvazione che il PRP ha avuto dalla direzione
dell'assessorato ai Trasporti.
Strana, secondo noi e il
M5s, perchè quella direzione l'ha approvato (possiamo dirlo ?) "politicamente" nonostante l'avesse bocciato
"tecnicamente" con gli allegati al documento finale (leggi esito della VAS).
Invece il muro di gomma
sollevato dalla politica in sua difesa (del PRP e di sè stessa) ha fatto sì che
sia stato approvato, come ha detto con il suo bla-bla-bla il vice-sindaco Enzo
Del Vecchio affermando che
"comunque" deve essere ancora valutato, che si possono correggere
tutte le storture che vi possono essere, che tutte le varie fasi successive
devono essere sottoposte a VIA, etc...
Oppure con il suo
bla-bla-bla il consigliere Carlo Masci,
che ha detto che “bisogna approvarlo perché va avanti dal 2006 e che comunque
si potrebbe togliere dopo la darsena pescherecci (ma non ci ha detto dove
dovrebbero rifugiarsi i pescherecci, visto che il fiume verrà abbandonato a sé stesso,
non essendo più intenzione dell’Amministrazione di dragarlo. Inutilmente gli abbiamo
spiegato in commissione che il fango vi si depositerà lo stesso, e di più, lungo la
deviazione ad esse, perché l’acqua vi scorrerà più lentamente di quanto avviene
adesso nella canaletta. Ma lui, pur essendo stato da noi informato nel 1999 per
primo su tutti i segnali evidenti del disastro attuale, di cui è
corresponsabile politicamente, ha preferito poi “adeguarsi” alla maggioranza,
pur avendo chiamato da assessore a relazionare sulla diga nientemeno che l’ing. Matteotti. Che poi il Comune non ha pagato).
O, ancora, come ha detto
con il suo bla-bla-bla l’ex-sindaco Albore Mascia che ha continuamente insistito
a ripetere, come aveva già fatto in commissione, che il dragaggio è stato
inutile e costoso (dato che non lo ha fatto lui. Perché non lo va a dire a Di
Properzio, che grazie ad esso ha ricominciato a scaricare ? O all’amministratore
delegato della Snav, che solo dopo questo dragaggio straordinario ha
ricominciato ad effettuare la tratta con Spalato ? Pensa davvero che è merito
suo se la SNAV ha ripreso il collegamento o il merito è di chi ha effettuato il
dragaggio, su cui non ha messo mai bocca né responsabilità ? D’altronde, come
avrebbe potuto…?!).
O, di più, come ha detto
con il suo bla-bla-bla Guerino Testa che
ha fallito il primo dragaggio (che è costato comunque 3 milioni) come
Commissario delegato e che aveva tuttavia enormi poteri per portarlo a buon
fine (se ci avesse voluto ascoltare). Perché non ha fatto lui quello che poi è
riuscito a fare il Provveditore Carlea ? Forse perché gli interessava, come si è visto, portare avanti il PRP, con la
motivazione o il sollievo di non farne più ? Ma come, visto che con il PRP i
dragaggi saranno triplicati ? Pensa forse di rifarsi ?
O, con il silenzio
assordante dei Teodoro, che pure reggono questa maggioranza, il cui fratello
consigliere Piernicola ci ha detto in commissione di non aver nemmeno letto le
Osservazioni, mentre l’altro, Gianni, che pure ha capito tutto (come ci ha
dimostrato nel colloquio personale in aula), non ha fatto niente per fermarlo.
Insomma, ci sembra che
nemmeno gli altri consiglieri siano stati poi così convinti di approvarlo,
soprattutto perché molti (quasi tutti) non avessero “nemmeno letto le carte”.
Lo hanno fatto semplicemente per obbedire al “dominus” assente nell’aula e del PRP,
Luciano D’alfonso.
E allora qui ci
chiediamo come possono dei consiglieri comunali dare la loro approvazione ad
uno strumento urbanistico così importante come il Piano Regolatore Portuale senza
essersi documentati o a che cosa servano tutte le fasi iniziali di controllo
di un progetto se poi bisogna sottoporlo continuamente a VIA (dopo riunioni tecniche
durante il procedimento, controlli degli organi competenti per legge, dicasi
Capitaneria di Porto, VAS,… ).
E come possono i
consiglieri comunali prendere in questo modo decisioni così importanti in nome
dei cittadini che rappresentano.
E non parliamo qui del “giullare
dell’Amministrazione”, come gli abbiamo detto in Commissione, di quella presente come di quelle passate, quel Riccardo
Padovano che continua imperterrito da anni a far danni alla città in nome di
una sua presunta appartenenza alla categoria dei pescatori.
Disgustati da questo
andazzo (nessun imprenditore privato darebbe il via ad un progetto così importante
tanto superficialmente visto che impegna i suoi capitali) ripetiamo qui la
frase con cui l’architetto Polacco, esperto di pianificazione portuale
(chiamato nel 2000 da Filippo Antonio De Cecco a dire la sua sul porto), ha commentato l’avvenimento:
“purtroppo è finita per la seconda volta la storia del porto di Pescara”.
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