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venerdì 30 gennaio 2015

Piano Regolatore Portuale: news letter della Regione


Questo il testo della news letter: 
Opere di dragaggio del porto di Pescara entro 15 giorni per prelevare 30mila metri cubi di sedimenti e, entro aprile,  inizio dei lavori per realizzare una prima vasca di colmata nel porto di Ortona, con la previsione di un ulteriore dragaggio di 100mila metri cubi da trasferire dal porto di Pescara al porto di Ortona. Quindi entro la fine di marzo è previsto l'avvio della progettazione dei lavori di una banchina all'altezza dell'allargamento della Madonnina del porto di Pescara (dentro il porto-canale, ndr) con funzione di colmata e, entro giugno, sarà disponibile la progettazione dell'opera difensiva, consistente in una struttura soffolta (macro-pennello), ossatura del futuro molo previsto dall'approvando Piano Regolatore. "Per la prima volta -spiega il presidente della Giunta Regionale, Luciano D'alfonso-, ampliamo la logica della sola emergenza quando si parla di dragaggio e indirizziamo fin da subito, attraverso interventi anticipatori del Piano regolatore,  azioni che mirano a neutralizzare le cause dell'insabbiamento del porto, abbattendo anche la tradizione di costi eccessivi che dal 2009 caratterizza gli interventi di dragaggio del porto di Pescara (dopo il "suo" mini-dragaggio del 2008, quando era Sindaco, e i fanghi erano inquinati forse più del 2013. Questo del 2013 è stato l'ultimo dragaggio, è costato 10milioni ed è stato fatto dall'ing. Carlea, allora Provveditore, nel rispetto di tutte le norme ambientali e procedurali. Ma tutti si affannano a definirlo costoso. Ma non si dragava il porto-canale in profondità da vent'anni e i fanghi erano e sono -?- inquinati da mercurio. Gli altri 3milioni furono spesi precedentemente e inutilmente, senza dragare nemmeno 1 metro cubo, dal Commissario di allora, Guerino Testa, che fu fermato dalla Procura, ndr) ". Lo stanziamento di 2milioni e 900mila euro è stato trasferito dallo Stato al Provveditorato Opere Pubbliche. Il crono programma dei lavori è stato indicato al Presidente D'alfonso dallo stesso Provveditore, Roberto Linetti, nel corso dell'incontro convocato ieri nella sede di viale Bovio. L'investimento complessivo, in realtà, supera i 7milioni di euro (a quelli nazionali, gestiti dal Provveditorato, si aggiunge l'importo regionale di 3,5milioni di euro) e servirà a mettere a "sistema il porto di Ortona e il porto di Pescara", mediante le opere anticipatorie di interventi risolutivi e significativi. Sarà approfondito, inoltre dall'ARTA, lo studio normativo sul riutilizzo del materiale sito nella vasca di colmata di Pescara.  

E' seguito l'intervento in Consiglio Comunale del vice–sindaco Del Vecchio, che ha risposto ad una interrogazione urgente del consigliere Antonelli:


e del Governatore D’alfonso in Consiglio Regionale:





Ma la vicenda pare un po' ...misteriosa!                                                                                                                                           
Dove mai potranno posizionare il materiale del porto di Pescara ad Ortona, se contemporaneamente devono dare inizio al dragaggio del medesimo porto ed ancora è ignota la destinazione di quel materiale di scavo ?

I politici parlano anche con...buoni propositi, ma su suggerimento dei soliti dirigenti tecnici.
Sui personaggi preferiamo non pronunciarci  e sul comunicato non sono poche le nostre perplessità.

Una delle nostre perplessità è proprio quella legata all'idea di portare il materiale, dragato a Pescara, nel porto di Ortona che non lo accetterà mai.
Già respinse con forza questa soluzione che qualcuno propose negli anni passati.
E non fu il Provveditorato a respingerla.
Vedremo come daranno attuazione ai provvedimenti presi !

Ancora. Si evince che in seguito verseranno il materiale seguendo le previsioni del Piano Regolatore Portuale, quindi danno lo strumento urbanistico di imminente approvazione anche dal Consiglio Superiore dei LL.PP.

Destino amaro quello del porto di Pescara!

Ma in fin dei conti (col tempo siamo diventati cinici) cosa può fare la Regione, se la città di Pescara...le fornisce "cotanti previsioni" per la sua infrastruttura ?


Hanno approvato il Piano, ora lo subiscano!