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sabato 28 maggio 2011

Il dragaggio del porto-canale/1


Abbiamo appreso oggi, 27 maggio 2011, che le analisi dei fanghi  effettuate nell’avamporto sono pressoché uguali a quelle del 2009 e quindi come allora è possibile lo scarico a mare degli stessi, secondo l'ARTA.
Pare che l’ARTA si appresti a fare delle nuove analisi nel vecchio bacino portuale (zona pescherecci) per verificare se anche queste siano compatibili con lo scarico a mare. Pensiamo che non ci dovrebbero essere differenze, perché le caratteristiche del  trasporto solido del fiume, a così breve distanza, dovrebbero essere  uguali.

Visto come stanno le cose, i  500.000 euro iniziali del Ministero e il milione e 900 mila euro della Capitaneria, successivi, sono “sfumati”  con il dragaggio "metodo Nicolaj" (prelievo con la manina della sua posa-scogli, scarico della modesta quantità prelevata sulla banchina di levante, immissione nella macchina belga per la lavorazione di una quantità ancora più modesta, carico sui camion, trasporto verso la discarica di Moscufo - sequestrata dai carabinieri -, scarico nella stessa). Il risultato del dragaggio di circa 10.000 mc. non ha modificato di una virgola i fondali del porto.

Ma se i soldi disponibili ancora, certamente i 2 milioni della Regione più un'aggiunta di 1 milione della stessa, fossero spesi con una tecnica di dragaggio fatta con la moderna draga “Gino Cucco”, ad esempio,





 come nel 2009, basterebbero a prelevare un quantitativo sufficiente a dare sollievo agli operatori commerciali, turistici  e ai pescatori.

Infatti al costo corrente di 9 euro al mc. , questo è il prezzo pagato dal Porto Turistico la settimana scorsa con una draga simile, e non di 112 euro come nel "metodo" Nicolaj, 



  la quantità di dragaggio possibile sarebbe sufficiente per entrambi i bacini, se si riuscisse a trovare  un sito a mare “disponibile”, come pure è possibile anche nelle Marche o nel Molise,secondo il dott. Amicone, presidente dell’ARTA. E non ci sarebbero comunque, con questo sistema, problemi per la balneazione né al momento dell’aspirazione dei fanghi nel porto né al momento della discarica, che avverrebbe a una distanza di 6/7 miglia dalla costa.
Inoltre non va la più parte del fiume a finire adesso a mare ?

I conti sono presto fatti: 3.000.000 di euro : 9 euro al mc. = 333.000 mc. Per cui, ad occhio e croce, si potrebbero dragare 200.000 mc. nel bacino vecchio dei pescherecci e 133.000 nell’avamporto e nel bacino di levante.

Noi crediamo che l’oculatezza  dell’attuale Assessore Regionale al Bilancio, avv. Carlo Masci, permetterà un uso dei soldi della comunità diverso dai primi 500.000 euro e dal milione e 900.000 euro della Capitaneria, appaltando il dragaggio a chi può effettivamente farlo e a chi può farlo al prezzo migliore e con il maggior quantitativo possibile di escavo. Il problema è impellente e abbisogna dell’attenzione dei responsabili istituzionali. Altrimenti il porto chiude.

Si sa che nel vecchio bacino pescherecci la quantità da dragare storicamente è minimo di 15.000 mc. all’anno, variabile a seconda delle annate, mentre non si sa di quanto dragaggio annuo hanno bisogno l’avamporto e il bacino di levante, data la presenza devastante della diga foranea e gli interrimenti da essa provocati. 
Ma questo è un altro aspetto del problema, che qui vogliamo tralasciare avendolo abbondantemente trattato prima. Abbiamo già detto che abbiamo un’idea in proposito per risolverlo. La stiamo valutando prima di esporla apertamente.

Quindi non si sa a quanto ammonta la programmazione di manutenzione annuale per il porto, così come si fa con le strade, le autostrade, i ponti, i condomini.

Ma siamo alle solite. Nel senso che i problemi sono a monte.
Se i fanghi del fiume non fossero inquinati, scaricare a mare i fanghi puliti del dragaggio non sarebbe un problema.

Il bacino fluviale Aterno-Pescara deve essere bonificato e l’argomento si trascina da anni.
Il Governo ha nominato il Commissario Goio , che si sta occupando da 3 o 4 anni più che altro della discarica di Bussi. Secondo noi non è sufficiente.
Noi pensiamo invece che ci vuole un organo politico locale,  il Presidente della Provincia, che coordini le risorse tecniche locali, che pure ci sono.
Il ragionamento è che se la Thatcher è riuscita a bonificare il Tamigi, fino a farvi ritornare i salmoni, il Presidente della Provincia può riuscire a bonificare il bacino del Pescara, che è quello più inquinato, e il bacino dell’Aterno, facendosi demandare le competenze. 
Perché il Presidente della Provincia ?
Perché se da una parte ci sono disponibili nella regione l’Istituto Idrografico di Stato di Pescara, l’Ordine regionale dei Geologi, la Commissione Idraulica degli Ingegneri della Provincia, l’ARTA, dall’altra c’è bisogno del Presidente della Provincia per coordinare tutti e andare a discutere e imporre le soluzioni ai Sindaci di tutti i Comuni che scaricano porcherie nel fiume.
Ne avrebbe le prerogative.
Ci vorrà qualche anno, ma sarebbe un’opera fattibile, che risolverebbe anche l’inquinamento delle spiagge e dell’asta fluviale.

(aggiornato 30/5/2011 ore 4.23)



10/06/2011 : due giorni fa è stato nominato Commissario per il porto e il dragaggio 
                         Guerino Testa, Presidente della Provincia.
                         Pensavamo che lo fosse per il bacino fluviale dell' Aterno-Pescara. 
                         Abbiamo fiducia.


24/07/2011: dopo un mese e mezzo dall'incarico, la situazione è questa :
                        non solo il dragaggio non è incominciato, non solo i pescherecci continuano a strusciare sul fondo (e alcuni più grandi che pescano fino a mt. 3,50 si sono spostati a Ortona) ma il collegamento previsto con la  Croazia tramite l'aliscafo veloce della SNAV non può essere effettuato perchè i fondali della banchina SW(o di riva) del bacino di levante, dove avrebbe dovuto attraccare, non sono più sufficienti (ma sono sufficienti per la petroliera piccola che fa l'allìbo, cioè da chiatta per il trasbordo dalla petroliera grande, alla fonda fuori dal porto, fino alla banchina SW(o di riva) del bacino di levante. Quanto pesca con il carico la petroliera piccola ?). ( Eccola. aggiornamento 31/7,h.19,15)

E quindi l'aliscafo si sposterà ad Ortona.
Noi sappiamo che l'aliscafo pesca mt. 3,00 (non  2,50, nè 3,60: correzione del 30/7, h.07.05 ) e che fino a venti giorni fa i fondali della banchina SW(o di riva) erano sufficienti per l'attracco. Il giornale Il Tempo ci diceva però nei giorni scorsi che, nel provare la manovra, senza l'ausilio del pilota, si è insabbiato ed ha avuto danni (riparati in quel di Ortona).


foto Primadanoi.it: l'aliscafo se ne va ad Ortona

Le riunioni si susseguono ( riprendiamo da Primadanoi.it: Il dragaggio del fiume Pescara partirà tra il 15 e il 30 settembre. Lo ha annunciato questa mattina il commissario del porto di Pescara Guerino Testa, in un incontro con i giornalisti che ha anticipato un Tavolo Tecnico. C’erano il numero due della Protezione civile, Nicola Dell’Acqua, il professor Paolo Di Girolamo del Dipartimento di Ingegneria di struttura delle acque e del terreno dell'Università dell'Aquila, esponenti della direzione marittima, il direttore dell’Arta, Mario Amicone, rappresentanti dell’Ispra, Antonio Sorgi direttore dell’autorità ambientale della Regione Abruzzo, il vicesindaco del Comune di Pescara, Berardino Fiorilli, rappresentanti della Prefettura, e Bruno Santori presidente Confesercenti per illustrare il cronoprogramma delle operazioni relative al dragaggio.);  ma ci sembra che il Commissario sia impastoiato nei tavoli tecnici. 
Inoltre non capiamo perchè per il dragaggio servano adesso 6 milioni di euro per un escavo di 300.000 mc. Che fanno 20 euro al mc. Noi sappiamo che costa 9 euro al mc.Tanto ha pagato il Porto Turistico per dragare, un mese fa.  E quindi sarebbero sufficienti i 3 milioni già disponibili per 330.000 mc.
E non capiamo perchè, nonostante il Ministero dell'Ambiente abbia detto che, nel caso di questa emergenza in porto, il dragaggio si può fare anche durante la stagione estiva, e nono stante l'ARTA abbia dato parere favorevole per i fanghi e lo scarico a mare, perchè non siano già iniziati i lavori perlomeno nelle zone più a rischio. 
Forse è d'impaccio il fermo-pesca ( inopportuno; ma questo è un altro argomento) che sarà attuato nei mesi di Agosto e Settembre dai pescherecci ? Non lo sappiamo.
Forse il Commissario non ha fatto in tempo ad espletare l'incarico per il dragaggio ? Non lo sappiamo.
Forse la SNAV non ha voluto pagare il pilota e non sa districarsi da sola nelle secche dell'avamporto? Non lo sappiamo. 
Forse i balneatori non hanno voluto il dragaggio in questo periodo ? Non lo sappiamo.
Forse i petrolieri non hanno voluto lasciare all'aliscafo la banchina SW(o di riva) ? Non lo sappiamo.
Forse l'ing. De Girolamo, del Dipartimento di Ingegneria di struttura delle acque e del terreno dell'Università de L'Aquila  ha tardato " a consegnare il piano organico degli interventi di dragaggio nella darsena, nella canaletta e nel bacino interno che sarà inviato nelle prossime ore alla Regione e alla Capitaneria di Porto." ? Non lo sappiamo.

Una volta bastava il Sindaco con l'aiuto della Capitaneria di Porto per organizzare il dragaggio.
Sappiamo che il Commissario ha poteri enormi che nemmeno il Sindaco ha mai avuto. Li usi.
Anche per le infrastrutture ha poteri enormi. Gli abbiamo detto che avremmo  una soluzione per risolvere con soddisfazione di tutti gli operatori portuali le strutture del porto e basterebbero  i 20 milioni di euro che ha disponibili. 
Stiamo facendo delle verifiche alla bozza di progetto.
Deve solo liberarsi dei lacci e lacciuoli  messigli dal mandato di Commissario. Li sciolga.

Abbiamo ancora fiducia.


La piantina del porto nel 2011




28/07/2011: 
il Commissario Guerino Testa ci ha precisato che il Ministero dell'Ambiente non    aveva dato parere favorevole ad effettuare il dragaggio durante la stagione balneare, nemmeno in presenza di un'emergenza nel porto.

D'altra parte le batimetrie effettuate dall'ARTA si sono rivelate sbagliate e non hanno dato la giusta situazione dell'interrimento del bacino di levante e dell'avamporto. 
Quindi l'aliscafo ha trovato una situazione dei fondali bassi non prevista che lo ha costretto a spostarsi su Ortona. 

(aggiornamento ore 17,10): polemiche. L'ARTA dice che le batimetrie erano esatte.

Ecco quelle del  7/6/2011 e  del  11/7/2011

Non crediamo siano confutabili. 


10/08/2011 - 
Buone notizie: apprendiamo da una conferenza stampa del Commissario Guerino Testa che l'ARTA  ha dato parere favorevole allo scarico a mare in un sito già individuato a 5/6 miglia al largo della costa, dei fanghi dragati nel porto: 120.000 mc.
Seguirà il dragaggio di 180.000 mc. da usare come ripascimento per la costa sud, dato che le caratteristiche batteriologiche del materiale campionato lo permetterebbero.

Questo dimostrerebbe quello che abbiamo sempre detto: e cioè che gli interrimenti nell'avamporto (vedi cartina sopra) e del bacino di levante sono soprattutto dovuti all'effetto della  diga foranea (180.000 mc., di sabbia,  destinati al ripascimento) e molto meno al trasporto solido del fiume, il fango (120.000 mc., destinati allo scarico a mare).  

Questi due quantitativi di escavo, stando agli articoli dei giornali, riguarderanno l'ingresso di levante e il bacino di levante. 
Successivamente, su sollecitazione della Commissione Pesca, si provvederà al dragaggio della canaletta. Ma devono ancora essere fatti i campionamenti. 

Non percepiamo dagli articoli suddetti nessuna sollecitazione per il dragaggio del bacino vecchio che, guardando le sopramenzionate batimetriche dell'ARTA e le notizie in nostro possesso, è quello più intasato (anch'esso di solo fango come la canaletta) e bisognoso di cure, essendo quello più frequentato dai pescherecci, anche quelli più grandi, se non altro per i rifornimenti di carburante.
Anche per questo devono ancora essere fatti i campionamenti.
I lavori di dragaggio dovrebbero cominciare verso la fine di Settembre.


23/09/2011 -
Dopo un'estate di tormenti, il Commissario Testa comunica che il dragaggio sarà di 76.000 mc.  e riguarderà, per ora, soltanto l'avamporto vicino alla bocca di levante e il bacino di levante.
Per la canaletta e il bacino vecchio (vedi piantina sopra) si provvederà in seguito. 

PS. L'aliscafo SNAV lascerà il porto di Ortona con destinazione Grecia, pare venduto. La stagione, anche dal porto di Ortona è stata deludente e quindi non dovrebbe tornare, nè quì nè là.





(aggiornato 25/09/2011, h. 10.27)





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