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lunedì 16 maggio 2016

CP_Ordinanza n. 21-2016_intervento a protezione dell'arenile della Pinetina di Pescara_COMMENTO

Ordinanza n. 21-2016 


COMMENTO A:

Progetto di protezione dell’arenile con file di pali
davanti alla Pinetina
fra Pescara e Montesilvano.



Oggi ho ricevuto da un amico (non con la solita email direttamente dalla CP, come per le altre) l'ordinanza n° 21-2016 in cui si avverte della posa di file di pali davanti agli stabilimenti della Pinetina nei pressi delle Naiadi (più esattamente davanti agli stabilimenti Il Moro, Pinalba, L’ammiraglia, Le Antille, Tahiti, Stella Marina: progetto del geom. Di Felice) a salvaguardia di quel tratto di spiaggia eroso dal mare in modo più accentuato rispetto a quelli limitrofi verso nord o sud.

E’ un chiaro riferimento al nostro lavoro per la salvaguardia delle spiagge, presentato l’anno scorso, con file permeabili di pali infissi nella sabbia, alternativo ai soliti pennelli o alle solite scogliere impermeabili, emerse o soffolte, realizzate con massi di cava.

La mia impressione però è che, pur apprezzando il riferimento a quel nostro lavoro, le indicazioni da noi fornite con quello studio non siano state usate bene per lo scopo di cui all’ordinanza.                    

I motivi sono questi:
  1.  le file di pali (pennelli permeabili) dovrebbero andare da sporgenza a sporgenza della costa (in questo caso della linea di battigia, altrimenti si rischia di avere un risultato scompensato;
  2.  le file dovrebbero avere una lunghezza massima di almeno 140 metri (nel punto davanti alle Naiadi dove è stata più forte l'erosione) e una minima di 30 metri, a scalare verso le due estremità della costa, che sono la linea di battigia dello stabilimento Orsa Maggiore a sud e la linea di battigia all’altezza della ricongiunzione delle scogliere a nord. Invece sono tutte lunghe 30 metri e sono distanziate fra di loro in modo diseguale;
  3.  la distanza tra ogni fila dovrebbe essere di 100 metri;
  4. il terminale di ogni fila dovrebbe lambire la linea gialla ideale che collega le due sporgenze della linea di battigia (v. figura 1);
  5. il pennello impermeabile in massi di cava esistente nei pressi delle Naiadi (sottolineato con una croce blu), come pure quelli successivi più corti, devono essere rimossi, e i massi ridistribuiti sulle scogliere inabbissatesi, perchè creano erosione sotto-flutto, a seconda del vento dominante (da NW-N o da E-ESE), e disturbano il funzionamento di tutto il sistema che si vuole proteggere con le file di pali.



Figura 1


Il principio a cui bisogna far riferimento è quello che le file di pali permeabili rallentano le correnti e rallentano quindi anche la velocità della sabbia trasportata da esse, che così ha modo di posarsi più facilmente fra le file dei pali. 


Infatti, mentre il pennello verticale impermeabile (Krib, v. figura 2) crea erosione sotto-flutto e accumulo sovra flutto, il pennello permeabile distribuisce la sabbia in modo più uniforme:


Figura 2
 
Figura 3
Figura 4
                                                                              

In questo caso il risultato sarebbe ancora migliore se la lunghezza delle file di pali fosse di 200 metri e la distanza fra le file di 200 metri.
Ma in quel tratto ci sono già delle scogliere emerse o soffolte e quindi il tentativo si può fare anche se ​le file dei pali sono più corte.                                                                                                                                              
Potrebbe essere in verità un progetto pilota certamente più significativo se le file fossero lunghe almeno 100 metri fino alla linea gialla tangente le due sporgenze,  non certamente come nella soluzione troppo sottodimensionata che ha progettato il geom. Di Felice per quei balneatori.

In sostanza sarebbe stato meglio definire un progetto con queste caratteristiche:

  •    creare una serie di file (21) di pali di lunghezza media di 70 metri (la più lunga di            140 metri circa, la più corta di 30);
  •    la distanza fra le file dovrebbe essere di 100 metri (la prima davanti alla via Tronto,        l’ultima davanti allo stabilimento Il Moro;
  •    i pali dovrebbero essere messi distanti fra di loro di o,50 metri;
  •    moltiplicando 140 pali x 21 file, ci vorrebbero 2.940 pali (potrebbero anche essere in      cemento armato !)
  •    l'offerta che abbiamo ricevuto l'anno scorso dalla Scorza Legnami per pali di acacia        (uno dei più resistenti, il legno usato per i vecchi trabocchi, oppure di larice) era di        5 0 euro ognuno iva compresa.
  •    la spesa per il materiale sarebbe di 50 euro x  2940 pali = 147.000 euro  
  •    la ditta Nicolaj l'anno scorso per piantare i pali su un fronte di otto chilometri di        costa in quel di Silvi e Città S. Angelo (progetto poi accantonato dalla Regione) ci            chiese 1 milione e mezzo di euro. In questa soluzione siamo a una lunghezza di costa      di 2 km e 356. Per cui, fatti un po' di conti, non dovremmo essere lontani                      da 431.000 euro di spese per mano d’opera (ma si potrebbe chiedere un        preventivo a     qualche altra ditta, per esempio a una di quelle indicateci dall'ambasciata d'Olanda       l'anno scorso -i nomi sono nelle email pubblicate nello studio sopra citato -;
  •  il TOTALE della spesa sarebbe di 600.000 euro (se ogni stabilimento                mettesse la sua parte in proporzione alla lunghezza della concessione – sono abbastanza numerosi - la Regione non spenderebbe una lira).


Io credo che così fatto sarebbe un buon esperimento pilota per il futuro;  invece nelle dimensioni troppo ridotte elaborate dal geom. Di Felice e per la concomitante presenza dei vecchi manufatti si rischia che l’esperimento non dia indicazioni precise (se di esperimento si può parlare visto che in Olanda sono stati realizzate un secolo fa e sono ancora efficienti. Hanno dovuto solo cambiare qualche palo marcito in un secolo).

Si diceva che sarebbe ancora meglio se fossero file di 200 metri (oltre le scogliere) che potrebbero essere  abbellite  con qualche piattaforma finale su palificate,​ su cui installare un trabocco, in modo che quelle piattaforme sarebbero  un punto di riferimento per i bagnanti per fare tuffi o prendere il sole dopo una nuotata: insomma un divertente e “tradizionale” punto di riferimento.


Figura 5

Insomma, se esperimento dev’essere, che sia ben fatto.
Non so se viene fatto con le risorse dei proprietari degli stabilimenti (e non della Regione) ma, se anche fosse, non è apprezzabile comunque il modo con cui si porta avanti un tale esperimento su di un’area pubblica, soggetta a concessioni da parte dello Stato.



                                                                                                                  Antonio Spina
https://ssl.gstatic.com/ui/v1/icons/mail/images/cleardot.gif


PS del giorno dopo:

In riferimento al post precedente: questo è uno dei sette pontili in costruzione sulla spiaggia davanti alla Pinetina tra Pescara e Montesilvano. 
Essendo la passerella a pelo d'acqua (alla minima o alla massima di marea ? La differenza è di mezzo metro) ed essendo troppo poco protesa in mare (30 metri) e di numero ridotto (7) sarà molto difficile che proteggerà la spiaggia dall'erosione. 

Dall'articolo de Il Centro da cui è stata presa la foto sembra molto difficile che serviranno a questo scopo, ma piuttosto solo ad attrarre clienti agli stabilimenti (l'accesso sarà per tutti gli altri ? anche per i non clienti ?). 

In mancanza di una foto o di un disegno io ritenevo nel commento all'Ordinanza della CP che dovessero essere delle file di pali all'olandese, anche se non necessariamente posizionati in modo da fuoriuscire dall'acqua in misura eguale a quelli, essendo di diversi metri in quei paraggi marittimi la differenza di marea (v. foto della spiaggia di Domburg in Olanda, al centro e in fondo al ps):


Uno dei sette pontili da installare sulla spiaggia davanti alla Pinetina di Pescara

                                                   
una fila doppia di pali all'olandese: l'escursione di marea lassù in quei paraggi è di diversi metri.
                                                        
  
la spiaggia di Domburg (Olanda)
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PS del 27 maggio 2016:

la CP ha prorogato la durata dei lavori fino al 31 maggio: v. sotto




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