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sabato 19 aprile 2014

esito della VAS del PRP Piano Regolatore Portuale di Pescara_7 aprile 2014

il PRP in discussione:
in colore marrone le attuali strutture (in colore azzurro le linee delle batimetriche).
in colore grigio quelle previste dal PRP.

REGIONE
ABRUZZO

Created by DPE, Copyright IRIS 2009
Created by DPE, Copyright IRIS 2009
GIUNTA REGIONALE
DIREZIONE: TRASPORTI, INFRASTRUTTURE, MOBILITA' E LOGISTICA
DETERMINAZIONE DIRETTORIALE 14 DE del ' -,7 APR. 2014
Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara - Parere motivato ai sensi dell'art. 15, comma l, del DIgs 152/06 e ss.mm.ìì,
IL DIRETTORE REGIONALE
 DATO ATTO della procedura di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. del Piano Regolatore Portuale
del Porto di Pescara; avviata, ai sensi della Parte Seconda del DJgs 152/06 e s.m.i., con Determinazione
Direttoriale
n. DA/70 del 18/05/2011 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo B.U.R.A.
  n.37 Ordinario del 08/06/2011;                                                                                                     '
CONSIDERATA~la.,Proposta di Rapporto Ambìentale del Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara,
pubblicata sui siti web ufficiali della Regione Abruzzo, dell' Autorità Marittima di Pescara e del Comune di
. Pescara, nonché depositata in libera consultazione al pubblico, assieme alla Proposta di Piano Regolatore .
Portuale - Bacino Portuale di Pescara e alla Sintesi Non Tecnica (VAS) presso:

·         la Direzione Trasporti. Infrastrutture, Mobilità e Logistica Viale Bovio 425, 65124 Pescara
·         la Capitaneria di Porto di Pescara - Piazza della Marina. 1 - 65126 Pescara;
·         gli uffici della Provincia di Pescara - PiazzaItalia, 30 - 65121 Pescara    .
·         gli uffici del Comune di Pescara - Piazza Italia, 1 - 65121 Pescara (Autorità Proponente).
dal 03/05/2012 al 01107/2012, il cui Avviso di Deposito. è stato pubblicato sul BURA Ordinario n. 24 del
02105/2012;

CONSIDERATE le note come di seguito' elencate con le quali si producono le osservazioni riportate nel
verbale del 7/11/2012: 

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Portatore di interesse:

GEOALP - Spoltore


Referente:

Data di ricezione:29/6/2012


Dott. Francesco Di Donato - Arch, Umberto
Prot.RN/157011 del 5/7/2012


Ruggieri




Portatore di interesse:

CLC Leonardo Costagliola D'Abele

Referente:

Data di ricezione:29/6/2012




Pròt.RÀ./156988 del 5/7/2012


Portatore di interesse:

Ing. Luigi Di Giovanni


Referente:
' .
Data di ricezione:02/07/2012




Prot. RA/158530 dèl 06/07/2012


Portatore di interesse:

WWFAbruzzo


Referente:
-
Data di ricezione: 02/07/20 12




Prot.RA 158495 06/07/2012


Portatore di interesse:

Ordine Ing. Prov PE


Referente:

Data di ricezione:02/07/2012




PROT. RA157517 del 05/07/2012


Portatore di interesse:

Giuseppe Lombardi - Confitarma


Referente:

Data di ricezione:03/07/20 12




Prpt.RA160784 del 10/7/2012


Portatore di interesse:

Associazione Armatori
"'I

Referente:Antonio Spina

Data di ricetione:4/2/2012




Prot. RA161171 del 10/7/2012

~
Portatore di interesse:

Comandanti Pescherecci Porto Pe

Referenté:

Data di ricezione: 18/06/2012


Lucio Di Giovanni

Prot. RA152005 del 29/6/2012


Portatore di interesse:

Mascioli Geostudies


Referente:

Data di ricezione:22/06/2012


GeoI. F. Mascioli

Prot. RA 154944 deI 03/07/2012


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 ,                                                                              ,

VISTI i verbali delle riunioni del 4/09/2012, del 25/09/2012 e del 07/11/2012 (da considerarsi parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, Allegati nn.
l, 2 e 3) tenutesi presso Sale Riunioni
della Giunta regionale a Pescara, fra i Rappresentanti della Regione Abruzzo, i Rappresentanti del Comune
di Pescara e della Capitaneria di Porto 'di Pescara, al fine di verificare e contro dedurre le osservazioni pervenute al termine' delle consultazioni della Proposta. di Rapporto Ambientale, nonché al fine di sottoscrivere la versione finale della "Proposta dì Rapporto Ambientale nell'ambito del procedimento, di Valutazione Ambìentale Strategica (V.A.S., Direttiva 2001l421CE) del Piano Regolatore Portuale in oggetto;
..
RITENUTO che, dalle -analisi e valutazioni effettuate, nel suo complesso, la proposta di Rapporto
Ambientale sia correttamente impostata e contenga le informazioni
di cui all'allegato I della Direttiva
200l/42/CE, nonché la 'descrizione
e la valutazione degli effetti significativi che l'attuazione del Piano
Regolatore Portuale del Porto di Pescara potrebbe avere sull'ambiente come prescritto dall'art. 5 della
           , medesima Direttiva;                                                                       
CONSIDERATO che
  • con nota RA/302269 del 3/12/2013 è stata richiesta autorizzazione per la .pubblicazione .di un avviso esplorativo per il conferimento di un incarico di collaborazione e consulenza libero-            professionale nell'ambito. della procedura VAS del PRP del Porto di Pescara finalizzato alla'  ricognizione delle professionalità interne all'Ente Regione Abruzzo. 

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·         L'avviso sopra richiamato non ha trovato riscontro posìtivo alla suddetta ricerca;
·          Con nota RA/29345 del 31/1/2014 si è provveduto a designare ai sensi dell'art. 125, c. 8 del D.Lgs.
163/2006 il prof. Piero Roul del Dipartimento di ingegneria idraulica, marittima, ambientale e
geotecnica dell'Università di Padova in qualità di esperto professionista per l'attività di esame
delle osservazioni al rapporto preliminare ambientale di cui al D.Lgs.152/2006;
·         Con nota pervenuta al prot. n. RA/56212 del 2612/2014, lo stesso rinunciava allo svolgimento delle
attività in parola.
RITENUTO, quindi; di dover costituire un gruppo di lavoro tecnico interdirezionale con il compito di
supportare la Direzione Trasporti, Infrastruttura, Mobilità e
Logistìca nell'esame delle osservazioni e
controdeduzioni pervenute nell'ambito della procedura di VAS del PRP della Città di Pescara al fine del
rilascio, ai sensi della DLgs 152/2006 e della Determinazione Direttoriale n. DA/70 in data 18/05/2001, del
parere motivato sul PRP del Porto di Pescara e sul Rapporto Ambientale tenendo conto della consultazione
pubblica e dei pareri dei soggetti competenti in materia ambientale.
'.
VISTA la Determinazione Direttoriale n° 6/DE del 20 febbraio 2014 ad oggetto: "Procedura di VAS
relativa al Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara. Rilascio pare motivato ai sensi del DLgs
152/2006. Costituzione gruppo di lavoro tecnico interdirezionale"
con cui è stato costituito il richiamato
gruppo;
CONSIDERATO che
  •  detto gruppo di lavoro si è riunito presso gli Uffici della Direzione Trasporti in data 21/02/2014, 25/02/2014 e 10/03/2014;
  •      dopo un'attenta disamina -delle osservazioni ricevute e delle controdeduzioni prodotte dai progettisti, nonché consulenti del Comune di Pescara, ha ritenuto di convocare, con nota prot. RA/59665 de128/02/2014; il Comune di Pescara all'incontro fissato per il 5/03/2014 finalizzato a richiedere allo stesso, con nota RA/63886 in pari data, un approfondimento inerente le ìnterazioni del suddetto PRP con il rischio idraulico da esondazione fluviale per la situazione post operam nonché la compatibilità degli interventi e delle' utilizzazioni progettuali previste rispetto ai .contenuti e alle limitazioni imposte dal vigente PSDA;
  • risultavano assenti le osservazioni di alcune ACA in merito al rapporto preliminare trasmesso loro con nota della Task Force Ambientale prot, 7885/11 del 21/9/2011;
  • con nota prot, RA/70580 del 12/03/2014, si è provveduto ad inviare sollecito alle seguenti ACA:Autorità dei Bacini Regionali dell' Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro, Direzione LLPP - Servizio Opere Marittime e Acque Marittime, Direzione LLPP - Servizio del Genio Civile Regionale di Pescara;                                       .

VISTI gli allegati di seguito elencati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento:

- Cronistoria amministrativa della Procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Àllegato 1);
            - nota prot, n. RA/95128 del 4/4/2014 del Servizio Opere Marittime e Acque Marine - Ufficio Coste
              e Porti con la quale si esprime parere favorevole ai soli fini della difesa della linea di cost (Allegato 2);                            .
-  nota prot. n. RA/95888 del 4/4/2014 del Servizio Genio Civile Regionale di Pescara con la quale
rappresenta che gli
aspetti specifici di competenza legati alla compatibilità geomorfologica del
PRP nonché le interazioni con
i Piani Stralcio di Bacino (PAI e PSDA) e con regime idraulico
fluviale. ai sensi del RD 523/1904, saranno approfonditi in sede di rilascio dei relativi pareri
(Allegato 3); 
              ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------pag 4-----------


ACCERTATA la regolarità amministrativa della procedura seguita e la legittimità del presente
provvedimento;
DETERMINA
2.       di pubblicare la-presente Determinazione sul portale web ufficiale della Regione Abruzzo;
3.       di disporre la pubblicazione per estratto sul BURAT del presente provvedimento,

Per le motivazioni esposte in premessa e che si intendono qui integralmente riportate:

      1.di esprimere PARERE FAVOREVOLE ai sensi dell'art. 15 del D.lgs 152/06 e ss.mm.ìì, circa
              la compatibilità ambientale del Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara, raccomandando
              che, nella fase attuativa, si tenga conto. delle seguenti prescrizioni:

• i singoli interventi derivanti dall'attuazione del Piano Regolatore Portuale devono essere
. sottoposti alle procedure di valutazione ambientale
ove previste ed in particolare i progetti di
opere elencati nell'allegato II alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.
ii;

·  in fase di progettazione degli interventi dovrà essere verificata la compatibilità degli stessi ai
contenuti
del vigente Piano Stralcio di Difesa delle Alluvioni dell"'Autorità dei Bacini di
rilievo regionale dèll'Abruzzo
e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro".

·  siano prese in considerazione le eventuali misure di mitigazione dei progetti inseriti nel
Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara,
a seguito dell'attività valutativa prevista, ove
ne ricorrano le condizioni, nelle fasi di progettazione preliminare/definitiva/esecutiva, e
riportate nell'apposito giudizio finale;

·  nell'ambito della progettazione esecutiva si concordino i provvedimenti da prendere per
accogliere degnamente le specie protette presenti, quali
l'uccello fratino, e si attui un idoneo
monitoraggio per la verifica delle segnalazioni pervenute. 'cui -verrà data attuazione
nell'ambito della procedura
di VIA;

·  gli interventi di escavazione e approfondimento previsti per i fondali dei bacini portuali. a
seconda. delle diverse modalità
di riutilizzo del materiale dragato, siano sottoposti. a
successive valutazioni di dettaglio secondo la nominativa vigente;
·  gli interventi di dragaggio e delle opere connesse siano realizzati tenendo conto dei periodi
                     di balneazione;                  >
·  gli interventi di potenziamento e ampliamento dei bacini portuali, siano sottoposti alle
eventuali successive valutazioni ambientali secondo le norme di legge;
·       Sia fatto salvo ogni altro parere, nulla asta, autorizzazione ecc.; previsti dalla normativa
                  vigente.                         . '                                      >.'


                       Il dirigente
           (ing. Vincenzo Battaglia)


                       IL DIRETTORE REGIONALE 
                                                                                     (Avv. Carla Mannetti)

ss/av

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[allegato 2]


                      ... 4 APR 2014 ...       
 DIREZIONE LLPP CICLO IDRICO INTEGRATO DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA,PROTEZIONE CIVILE
             SERVIZIO OPERE MARITTIME E ACQUE MARINE DC23
Ufficio Attività per Coste e Porti
       65127 PESCARA Vi" Catullo n.2 - TF 08565341~ 08560297

Prot. n° RA/95128

Alla Regione Abruzzo
Direzione Trasporti, Infrastrutture
Mobilita' e logistica
DE8 Servizio Infrastrutture Viarie
Intermodalita' e Logistica 
Viale Bovio n.425
65124 PESCARA



 OGGETTO: Procedura di VAS relativa al Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara. 
D.Lgs. n.152/2006. Richiesta. integrazioni.


Con riferimento alla nota del 12.03.2014 prot. RA/70580 di Codeste Servizio. 
pervenuta allo scrivente in data 17.03.2014, esaminata la documentazione progettuale 

allegata, in formato digitale (CD-Rom). e più specificatamente la relazione tecnica 

generale - punto 4.6 - studio morfologico - redatto dal Prof. Ing. Paolo De Girolamo, e .- 
preso atto che In relazione alla situazione di progetto e per quanto riguarda l'impatto esercitato dal porto sulle coste adiacenti, si è verificato che le nuove opere non modificando sostanzialmente "l'effetto schermo" attualmente esercitato dalle opere esistenti pertanto si ritiene nulla tale tipologia d'impatto.
Nel condividere le conclusioni del citato studio morfologico lo scrivente Servizio 

esprime per quanto di competenza il proprio parere favorevole ai soli fini della difesa 

della linea di costa

Distinti saluti

IL RESPONSABILE DELL'UFFICIO
          (Dott. Arch,Walter Varani)
                                       IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
                                                                             (Dott. lng. Carlo Visca) 


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[allegato 3]
____________________________________________________________________________
GIUNTA REGIONALE
Direzione LLPP, Servizio Idrico Integrato, Difesa Suolo e Costa, Protezione Civile Dc24 - Servizio del Genio Civile Regionale Di Pescara
                         65127-Via CatuIlo2                                                                                           
                   tel.08565341 ~fax0854518770.                                         
_____________________________________________________________________________________________

                                                                       Prot. n. RA/95888                                                     -4 apr 2014



                                                                                              Alla Giunta Regione Abruzzo
                                                                                  Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità, Logistìca
                                                                         Servizio Infrastrutture Viarie, Intermodaltà e Logistica                                                                                               Viale Bovio 425- 65124 PESCARA

                                                                                             e p,c, Al Comune di PESCARA  
                                                                                                       Dipartimento Attiv:ità. Tecniche

                                                                       Settore LLPP. e Mobilità                                                                                            Piazza ltalia- 
                                                                       65100 PESCARA 
                                                                       protocollo@pec,comume.pescara.it                                                                         c.a. dottssa C. Di Cicco



.;'"             • o .• ,


OGGETTO: Procedura di VAS relativa al Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara-
                    D.Leg.vo n.152/2006. Richiesta integrazioni.
",'
             In relazione a quanto segnalato e richiesto con la nota n.RA/70580 del 12.03.2914  
 e preso atto del mancato riscontro alla precedente n.7885 dell’Autorità Ambientale,  verosimilmente per mero disguido di trasmissione, si fornisce, di seguito, il contributo di  questa ACA in relazione alla procedura indicata in oggetto e per gli aspetti specifici di competenza di questo servizio.
       Dall’esame della voluminosa documentazione prodotta si evidenzia la particolare     rilevanza socio-economica del Piano e il notevole impatto dei contenuti progettuali sull’attuale assetto geomorfologico e idraulico dell’area portuale e che, tra l’altro, prevedono l’allungamento e la deviazione del fiume Pescara.
            In particolare, per questi ultimi aspetti, si è avuto modo di constatare che lo studio idraulico a corredo del P.R.P. e i relativi scenari di deflusso fluviale, riferiti ad eventi di piena, sono stati elaborati con preminenti finalità comparative, pre e post-operam, quale supporto alle scelte progettuali e verifica della sostenibilità e “non-peggioramento” delle complessive condizioni idrauliche di deflusso nella nuova configurazione portuale.
      In effetti, tali risultanze evidenziano e confermano una condizione di esondazione  delle aree portuali che non viene però indagata e approfondita nello studio, né in termini quantitativi, né in termini probabilistici in relazione alla compatibilità idraulica delle utilizzazioni  e delle opere preposte dalla stessa pianificazione in esame.
                        Inoltre, occorre aggiungere, che l’inevitabile riconfigurazione della nuova linea
Terminale di talweg e la sua possibile incidenza, anche significativa e antagonista, su alcune impostazioni progettuali di base, quali l’officiosità idraulica del tratto fluviale canalizzato e i relativi processi di sedimentazione del trasporto solido, impongono la necessità di una attenta analisi di previsione e interazione.


                                                                                                                     Pag. 1



     Così pure, si vuole segnalare che nei calcoli idraulici di deflusso fluviale, non appare  sufficientemente cautelativo e congruente con i dati rilevati dalla locale stazione mareografica, il valore massimo dell’esecuzione del livello medio mare, sia per la componente astronomica che per il contributo del sovralzo di tempesta, preso come quota di riferimento del collettore finale.
     Per quanto sopra, e tenuto conto del rilievo degli obbiettivi di sviluppo del P.R.P., appare opportuno a parere degli scriventi, a che codesta Amministrazione Competente, già in questa fase strategica, approfondisca le valutazioni fin qui effettuate dallo staff di progettazione con un ulteriore apporto tecnico specifico di grande valenza tecnica e scientifica nel campo specialistico dell’ingegneria portuale marittima, allo scopo di coadiuvare, in maniera sinergica ma distinta e indipendente dalle attività fin qui svolte dall’Amministrazione Procedente, l’insieme delle valutazioni ambientali.
     In ogni caso, si rappresenta che gli aspetti specifici di competenza di questo Genio Civile, legati alla compatibilità geomorfologica del P.R.P., nonché le interazioni con i Piani Stralcio di Bacino (PAI e PSDA) e col regime idraulico fluviale, ai sensi del R.D. 523/1904, saranno approfonditi da questo Ufficio in sede di richiesta e rilascio di parere tecnico ai sensi dell’art. 13 della L.64/74, come modificato dall’art. 89 del DPR 380/01, e di contestuale autorizzazione, ai fini idraulici.
     Il tutto a seguito di presentazione di apposita richiesta corredata da dettagliati documenti progettuali illustrativi delle opere da realizzare, completi di studio di compatibilità idraulica e di tutti gli altri approfondimenti tecnici specialistici necessari.
     Da ultimo si precisa che il presente contributo preliminare non costituisce                  provvedimento ma va inteso unicamente come integrazione e supporto tecnico nel processo di pianificazione allo scopo di fornire utili criteri di scelta di valutazione e comparazione al fine di individuare la strategia ambientalmente sostenibile.


     Si resta a disposizione per ogni eventuale necessità.

     Distinti saluti.



Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico

    (dott. Ing. Silvio Iervese)                                                          Il Dirigente del Servizio

                                                                                                   (dott. Ing. Emidio Primavera)



                                                                                                                                    
------------------------------------------------- FINE RAPPORTO--------------------------------------





Riflessioni sulla VAS del PRP di Pescara

Non si è mai visto una VAS licenziare un Piano regolatore portuale senza rispondere alle osservazioni presentate, e con un documento che in un certo senso by-passa la commissione di tecnici nominati dal Comune e dalla Regione e quelli “terzi” invano richiesti dall’Ass. ai Trasporti Regionali a supporto della commissione VAS.

Un documento burocratico che non risponde inoltre ai notevoli dubbi espressi nella relazione idraulica del Genio Civile di Pescara e alle prime tre importanti osservazioni presentate:
  • Non si risponde all’osservazione che la nuova diga più grande e più lunga verso sud farà ancora più secche di quella attuale (per la quale, per ammissione dello stesso ing. Noli, che ne fece nel 1973 la VIA, non fu previsto il fenomeno degli interrimenti –secche- !!!). Se l’esperienza fatta con l’attuale diga non ha insegnato agli stessi progettisti che il fenomeno andrebbe ridimensionato piuttosto che accentuato non si vede come possa essere accettato questo aspetto nel PRP. La prima conseguenza nefasta di tale prolungamento della diga verso sud sarà che gli interrimenti che creerà colpiranno prima di tutto il Marina di Pescara, che sicuramente non ne ha bisogno, avendo già dei grossi problemi di navigabilità all’imboccatura ( la cui eventuale modifica sarà annullata dai nuovi enormi interrimenti creati dalla nuova diga). E gli interrimenti saranno notevoli anche dentro i due bacini, della darsena e di quello commerciale.

 le batimetrie in 3D elaborate dal Provveditorato prima dell'ultimo dragaggio, nel 2013

come si erano già formate le secche con la costruzione della sola diga foranea nel 2000, tre anni dopo la fine della sua costruzione (immagine Ist.Idrogr.).  
Non è altro che una grande scogliera frangiflutti.





le secche avanzeranno verso il prolungamento della diga in modo ancora più intenso. A subirne per primo i suoi nefasti effetti sarà il Porto Turistico Marina di Pescara (che già adesso se la passa male)
                                                                          
  •  Non si risponde ai dubbi sulla deviazione del fiume a forma di esse verso la nuova foce: doveva essere secondo i progettisti il fulcro del nuovo assetto portuale. Le osservazioni principali sono dell’ordine degli ingegneri di Pescara. L’obbiettivo principale del PRP era quello di eliminare i dragaggi, eliminare il rischio di esondazione, e allargare il bacino commerciale. Invece nell’unica relazione presente nella VAS, quella del Genio Civile di Pescara, e relativa all’assetto idraulico della deviazione, si mette in evidenza la mancata soluzione dei due primi aspetti nel 3°, 4° e 5° capoverso della stessa, e si raccomandano ulteriori studi approfonditi. Insomma con la deviazione, rallentando la velocità del fiume per l’allargamento dell’alveo da 40 a circa 70 metri e per la presenza delle due curve, dice il Genio Civile che il rischio di una diluita sedimentazione lungo il nuovo percorso e la necessità di dragaggi costanti ad evitare il rischio esondazione sono ancora presenti e non risolti. E necessitano di ulteriori studi approfonditi.

In sostanza, è vero che l’uscita dell’acqua del fiume dal canale interno  sarebbe più                   agevole attraverso il nuovo alveo ad esse largo quasi il  doppio; ma i sedimenti che sono costretti adesso a sedimentarsi nel canale o bacino interno, e che vengono espulsi  adesso a grande velocità attraverso la canaletta senza sedimentazione sostanziosa, si                         sedimenterebbero invece poi in modo più distribuito nel nuovo canale a forma di esse del fiume per via della ridotta velocità nell’alveo più largo. Probabilmente anche in quantità superiore a quella che storicamente è imprigionata nel canale interno, e che è anche più facilmente dragabile. 
Quindi i costi dei dragaggi saranno triplicati: nel fiume, nella darsena e nel bacino commerciale, invece di uno storico ed ordinario nel porto-canale, limitato a 50.000 mc all’anno (quello STRORDINARIO da poco terminato è stato di quasi 300.000 mc: di cui circa 150.000 mc cumulatosi da vent’anni nel porto-canale per la mancata manutenzione e circa 150.000 nella darsena e nell’avamporto, costituiti delle secche di sabbia create dalla diga foranea e dei fanghi del fiume).

  • non si risponde all’impostazione errata delle imboccature della darsena pescherecci e del bacino commerciale, a nord e a sud del fiume: entrambe sono disposte a traverso (verso maestrale e verso scirocco) rispetto ai moti ondosi principali provenienti da nord e da est. Quindi le difficoltà di rientro in porto in sicurezza, proprio quando le imbarcazioni ne hanno più bisogno, sarebbero enormi alle imboccature, per di più posizionate su bassi fondali sabbiosi dove la formazione di onde frangenti rende ancora più pericolosa la navigazione. L’esperienza fatta con l’imboccatura a scirocco dell’attuale assetto portuale, che tante difficoltà e pericoli ha causato e causa ai pescherecci e alle navi, non è servita (vedi Ordinanza della CP di divieto di entrare in porto in presenza di mare forza 4 – “mezzo mare”, considerando che la scala dei fenomeni locali va statisticamente da 1 a 8). Un porto deve essere un rifugio sicuro soprattutto in caso di mare mosso o burrascoso o agitato.  

gli ingressi previsti nel PRP (frecce gialle). Il moto ondoso prevalente da Nord (freccia blu).

Alle altre osservazioni nemmeno si risponde. Erano:

quelle dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Pescara
1.   quelle sull’assetto geologico, fatte dal geologo Mascioli - Geostudies-
2.   quella dello studio d’ingegneria Geoalp-Spoltore
3.   quella del WWF, che ci sembra che venga elusivamente by-passata con una raccomandazione.

Ma lasciamo che siano gli stessi presentatori delle Osservazioni a dire il loro parere.

Per concludere, i costi dei dragaggi futuri saranno notevoli; i rischi per il Marina anche; i rischi di esondazione permangono; per le difficoltà agli ingressi "ci vorrà una raccomandazione alla Madonna", come dice l’arch. Polacco.

Inoltre i 50 comandanti su 50 dei pescherecci del porto, che hanno detto che non vogliono spostarsi dal fiume alla darsena e hanno firmato 50 NO al PRP, non vengono presi in considerazione perché fuori dal procedimento di VAS (e perchè incluse nelle osservazioni dei comandanti).
Ma le firme autografe sul disegno del PRP sono state depositate in Capitaneria, regolarmente e ufficialmente.
Ne mostriamo una copia a caso fra i 50 firmatari:

Il referendum fra i comandanti dei pescherecci: nel quadratino in alto era possibile fare la croce su SI.
In quello in basso su NO.



Per cui le nostre conclusioni delle riflessioni sulle Osservazioni presentate alla VAS del PRP sono queste:


Stracciatelo e fatene subito uno nuovo !!!






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Il Tempo.it



03/05/2014 06:11

Il porto in Consiglio ma senza pubblico. «Niente strumentalizzazioni»

PESCARA Si svolgerà venerdì 16 maggio la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Pescara per la ratifica dell'intesa tra Comune e Direzione marittima, intesa propedeutica all'invio del Piano...

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PESCARA Si svolgerà venerdì 16 maggio la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Pescara per la ratifica dell'intesa tra Comune e Direzione marittima, intesa propedeutica all'invio del Piano regolatore portuale all'attenzione del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. «Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo che, al fine di evitare la strumentalizzazione politica dell'evento, - precisa il sindaco Luigi Albore Mascia - a nove giorni dal ritorno alle urne, ha anche deciso di tenere la seduta a porte chiuse, in modo da concentrare la discussione sull'atto tecnico portato all'approvazione dell'assise civica». Ciò vuol dire che all'inizio della prossima settimana, prima di arrivare in aula, il Piano regolatore portuale sarà esaminato dalle commissioni Lavori pubblici e Grandi infrastrutture. «Sul via libera al Piano si gioca il futuro del porto canale, dopo aver atteso per ben 15 mesi la firma della Valutazione ambientale strategica (Vas) sullo strumento urbanistico da parte della dirigente della Regione Abruzzo Carla Mannetti, Decreto firmato il 9 aprile, non possiamo permetterci ulteriori ritardi». Una volta approvato dal Consiglio comunale, il Piano sarà trasmesso al Consiglio superiore dei Lavori pubblici per i pareri di competenza da esprimere entro 45 giorni, poi lo strumento dovrà di nuovo essere approvato dalla Regione, dunque, nella migliore delle ipotesi, saranno necessari ancora 5 o 6 mesi per passare alla fase operativa. Che chiama in causa il primo lotto di finanziamenti per la deviazione e il prolungamento del fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15 milioni di euro già disponibili nell'accordo Stato-Regione del 2009. Una parte della marineria invoca addirittura l'eliminazione della diga foranea.
Redazione online
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Le reazioni


Il redattore Paolo Vercesi ha inserito nell'articolo un'immagine aerea del porto visto da sud (dovrebbe essere un foto del 2012-2013).
Se qualcuno ancora non ha capito che la grande barriera frangiflutti (costituita dalla diga vecchia, visibile nella foto, e quella nuova, che dovrebbe essere prolungata verso sud, a dx nella foto) creerà delle secche irreversibili, a danno prima di tutto del Marina di Pescara, è servito.

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Il Tempo.it
24/04/2014 06:09
Il porto rischia un’altra chiusura
Dopo l’incagliamento della Galatea i timori del comandante Pozzolano
il Direttore Marittimo, Pozzolano

PESCARA Porto a rischio chiusura? L’ipotesi avanzata dal comandante della Capitaneria di porto non è peregrina dopo l’incagliamento della nave petroliera Galatea. Non a caso, Luciano Pozzolano, con la morte nel cuore, afferma: «Stiamo aspettando i nuovi rilievi batimetrici per verificare la sicurezza dei fondali in più punti del bacino, ma se occorresse dovrei firmare qualche ordinanza restrittiva per la navigazione». Lo dice con dolore, Pozzolano, che da quando ha assunto la direzione marittima a Pescara ha preso a cuore come pochi le sorti dello scalo. Pozzolano ha vissuto tutta la fase travagliata dei dragaggi mancati e dell’unico dragaggio vero, dalle proteste cruente della marineria alla sospirata riapertura del porto. E oggi è preso dallo sconforto per un colpo durissimo: «Una cosa è certa: i lavori di dragaggio sono serviti, eccome, per riportare il fiume alla piena navigabilità, tanto è vero che per tre settimane di fila la petroliera è entrata e ha potuto manovrare e scaricare il carburante. È altrettanto chiaro, però, che il porto non si può fermare dopo appena due mesi di ripresa delle attività. Per questo lavoriamo sodo allo scopo di garantire nuovamente la piena sicurezza dei fondali». Dal punto di vista economico e dei traffici, il dato allarmante è che le aziende che riforniscono di gasolio il territorio hanno stipulato un contratto triennale con Api e se la nave con 6mila tonnellate di gasolio per ogni viaggio non riesce a entrare, Api chiederà la penale. Altra grana economica in arrivo, dunque, per uno scalo marittimo già piegato e piagato da mille emergenze e che da pochissimo tempo ha rialzato la testa. Ora l’attesa è tutta rivolta all’esito nei nuovi esami batimetrici che sveleranno se l’incagliamento è stato determinato da una casualità, le ultime mareggiate ad esempio e a un più massiccio trasporto di detriti del fiume, oppure se il problema sia complessivo e legato all’intera area oggetto del dragaggio. Intanto il Comune annuncia che dopo la firma della Vas nei giorni scorsi da parte della dirigente della Regione Carla Mannetti, gli uffici tecnici di Palazzo di città hanno inviato all’attenzione del comandante della Direzione marittima Pozzolano la bozza del protocollo d’intesa del Piano regolatore portuale che, se non subirà rilievi, potrà essere ratificata dal Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria, già la prossima settimana. Poi si procederà con la firma e l’invio della documentazione al Consiglio superiore dei lavori pubblici per passare alla fase operativa del Piano, ossia all’approvazione ministeriale e all’erogazione della prima tranche di finanziamenti (20 milioni di euro) utile per portare il fiume oltre la diga foranea e superare in modo definitivo il problema dell’insabbiamento. «Quanto accaduto ci ricorda, oggi più che mai, che bisogna far presto per Pescara e per il suo porto, con un’assunzione di responsabilità collettiva da parte di tutte le forze politiche», affermano il sindaco Luigi Albore Mascia e l’assessore Antonio D’Intino. Il candidato sindaco del centrosinistra, Marco Alessandrini, parla invece di «sconfitta per l’intera comunità» e assicura che «il porto sarà in cima alla lista delle cose che faremo subito insieme a interventi su commercio, sociale e cultura». Nel frattempo, Antonio Spina, referente dell’associazione Armatori, rivela che 50 comandanti di altrettanti pescherecci hanno firmato "no" al Piano regolatore portuale. «La prima conseguenza nefasta di tale prolungamento della diga foranea verso sud - ammonisce Spina - sarà che gli interrimenti che creerà colpiranno prima di tutto il porto turistico Marina di Pescara, che sicuramente non ne ha bisogno, avendo già dei grossi problemi di navigabilità all’imboccatura. E gli interrimenti creati dalla nuova diga saranno notevoli anche dentro i due bacini, della dàrsena e di quello commerciale».
Antonio Fragassi
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COMUNICATO STAMPA
23 aprile 2014

LA PERICOLOSA DERIVA DEL PORTO DI PESCARA

 Il movimento 5 stelle di Pescara vuole fare luce sulle valutazioni dall’amministrazione Regionale alle osservazioni presentate dagli armatori, dal wwf Abruzzo, dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pescara e dagli altri portatori di interesse, al Piano regolatore del Porto di Pescara.  

Valutazioni presentate al progetto nel 2012, e che dopo aver atteso una risposta per ben due anni, a poche settimane dalle elezioni, si sbloccano magicamente con l’approvazione della procedura di VAS, annunciata in conferenza stampa il 4 aprile dal Sindaco Mascia e dal Consigliere Regionale Sospiri.

Intanto la petroliera “Galatea” con il suo carico di gasolio, si incaglia su un dosso sabbioso nella rada di un Porto che, a dispetto di quanto dichiarato dai nostri amministratori, ripresenta tutti i suoi limiti strutturali a poche settimane  dalla fine del dragaggio durato ben 14 mesi al  costo di 13mln di euro.

Il Porto di Pescara rappresenta il futuro dello sviluppo di Pescara e dell'Abruzzo intero, ecco perché Il Movimento Cinque Stelle non intende far passare sottotraccia una procedura di Vas che ha troppe zone d'ombra.

 I protagonisti, e le modalità che stanno spingendo questo Piano Regolatore Portuale sono gli stessi di quelli che hanno portato alla realizzazione della diga foranea  e al disastro che è sotto gli occhi di tutti.

Si ripresentano, ovviamente in piena campagna elettorale, le stesse dinamiche  che caratterizzano lo stampo di una cultura politica che da troppo tempo ormai, deve essere cancellata: chi ha creato il problema non può essere lo stesso che propone la soluzione.

Riteniamo doveroso informare la cittadinanza che a meno di un mese dalle elezioni ci si affretta a completare l’iter burocratico di un opera dai contorni oscuri che potrebbe configurare gravi profili di responsabilità da parte dei funzionari pubblici preposti e lesiva degli interessi dei cittadini.

Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro con i cittadini per  diradare definitivamente le nebbie sulla questione, informandoli sul progetto che dovrebbe sostituire  un elemento “portante” dell'economia pescarese, e sui risvolti delle procedure che ne stanno determinando l’approvazione.

L’ufficio stampa del Movimento 5 stelle Pescara


IL PORTO DELLE SABBIE
Piano regolatore portuale Pescara, Spina: «ancora troppi dubbi senza risposte»
Conclusa la Vas ma per gli armatori ci sono ancora nodi da sciogliere

ABRUZZO. Conclusa la procedura Vas sul piano regolatore portuale ma ancora troppi dubbi senza risposta.
Ne è certo Antonio Spina, uno dei ‘portatori di interesse’ e referente dell’associazione Armatori. Nei giorni scorsi c’è stato un nuovo passo avanti, il consigliere Maurizio Acerbo ha invitato comunque tutti alla calma per evitare «il disastro bis» mentre Spina fa notare che ancora troppi interrogativi sono rimasti senza chiarimenti come quelli espressi nella relazione idraulica del Genio Civile di Pescara.
Alla fine dei conti, per il referente dell’associazione, il saldo è decisamente negativo e ipotizza uno scenario difficile e chiaramente insostenibile dopo anni di incertezze: «i costi dei dragaggi futuri saranno notevoli», denuncia Spina, «i rischi per il Marina anche, i rischi di esondazione permangono, per le difficoltà agli ingressi "ci vorrà una raccomandazione alla Madonna", come dice l’architetto Polacco».
Inoltre i 50 comandanti su 50 dei pescherecci del porto hanno detto chiaramente che non vogliono spostarsi dal fiume alla darsena e hanno firmato 50 no al Prp. «Loro non vengono presi in considerazione», fa notare Spina, «perché fuori dal procedimento di Vas e perchè incluse nelle osservazioni dei comandanti.

PIU’ SECCHE?

Non si risponde ad esempio all’osservazione che la nuova diga più grande e più lunga verso sud farà ancora più secche di quella attuale. 

«Se l’esperienza fatta con l’attuale diga non ha insegnato agli stessi progettisti che il fenomeno andrebbe ridimensionato piuttosto che accentuato non si vede come possa essere accettato questo aspetto nel Piano Regolatore Portuale», commenta Spina. «La prima conseguenza nefasta di tale prolungamento della diga verso sud sarà che gli interrimenti che creerà colpiranno prima di tutto il Marina di Pescara, che sicuramente non ne ha bisogno, avendo già dei grossi problemi di navigabilità all’imboccatura ( la cui eventuale modifica sarà annullata dai nuovi enormi interrimenti creati dalla nuova diga). E gli interrimenti saranno notevoli anche dentro i due bacini, della darsena e di quello commerciale».

LA DEVIAZIONE DEL FIUME

Ma Spina fa notare che non si risponde nemmeno ai dubbi sulla deviazione del fiume a forma di esse verso la nuova foce: doveva essere secondo i progettisti il fulcro del nuovo assetto portuale. Le osservazioni principali sono dell’ordine degli ingegneri di Pescara. 

«L’obiettivo principale del PRP era quello di eliminare i dragaggi, eliminare il rischio di esondazione, e allargare il bacino commerciale», continua Spina. «Invece nell’unica relazione presente nella VAS, quella del Genio Civile di Pescara, e relativa all’assetto idraulico della deviazione, si mette in evidenza la mancata soluzione dei due primi aspetti e si raccomandano ulteriori studi approfonditi».

Insomma con la deviazione, rallentando la velocità del fiume per l’allargamento dell’alveo da 40 a circa 70 metri e per la presenza delle due curve, dice il Genio Civile, c’è ancora il rischio di una diluita sedimentazione lungo il nuovo percorso. Dunque saranno sempre necessari dragaggi costanti per evitare il rischio esondazione. 

«In sostanza», chiarisce Spina, «è vero che l’uscita dell’acqua del fiume dal canale interno sarebbe più agevole attraverso il nuovo alveo ad esse largo quasi il doppio; ma i sedimenti che sono costretti adesso a sedimentarsi nel canale o bacino interno, e che vengono espulsi adesso a grande velocità attraverso la canaletta senza sedimentazione sostanziosa, si sedimenterebbero invece poi in modo più distribuito nel nuovo canale a forma di esse del fiume per via della ridotta velocità nell’alveo più largo. Quindi i costi dei dragaggi saranno triplicati».
LE IMBOCCATURE
Senza risposta anche l’impostazione errata delle imboccature della darsena pescherecci e del bacino commerciale, a nord e a sud del fiume: entrambe sono disposte a traverso (verso maestrale e verso scirocco) rispetto ai moti ondosi principali provenienti da nord e da est. Quindi le difficoltà di rientro in porto in sicurezza, proprio quando le imbarcazioni ne hanno più bisogno, sarebbero enormi alle imboccature, per di più posizionate su bassi fondali sabbiosi dove la formazione di onde frangenti rende ancora più pericolosa la navigazione. 
«L’esperienza fatta con l’imboccatura a scirocco dell’attuale assetto portuale, che tante difficoltà e pericoli ha causato e causa ai pescherecci e alle navi», fa notare Spina, «non è servita. Un porto deve essere un rifugio sicuro soprattutto in caso di mare mosso o burrascoso o agitato». 

23/04/2014 - 

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IL PORTO DELLE SABBIE
Dragaggio: fondali sabbiosi, lavori anche al porto turistico di Pescara
Gli interventi dovranno finire a giugno



PESCARA. Si concluderanno, o comunque saranno interrotti, entro il primo giugno prossimo, con l'avvio della stagione balneare, i lavori di dragaggio di una zona a ridosso dell'imboccatura del Porto Turistico di Pescara.

I lavori sono cominciati il 18 aprile subito dopo l'emissione di apposita ordinanza firmata dal comandante della Direzione Marittima Abruzzo-Molise, Luciano Pozzolano.

La quantità di materiali da prelevare oscilla fra 5 e 10 mila metri cubi. La zona, a causa dei fondali sabbiosi, è alle prese con gli stessi problemi che riguardano il porto canale e commerciale: difficoltà per le imbarcazioni in entrata e in uscita.

«Tecnicamente i lavori sono già avviati - spiega Pozzolano - I lavori, che saranno eseguiti dal motopontone Ammiraglia Adriatica, non interferiranno con la manifestazione della nautica da diporto in programma al Marina di Pescara dal primo al 4 maggio. Durante i lavori resterà aperto, con delimitazione parziale e temporanea della zona interessata».
Circa un mese fa a lanciare l'allarme fondali sabbiosi, ridottisi a poco più di due metri, era stato il presidente di Assonautica Pescara, Francesco Di Filippo, dichiarando: «Bisogna dragare almeno 50 mila metri cubi per risolvere il problema dell'insabbiamento». A causa dei fondali troppo bassi il "Marina di Pescara" aveva dovuto rinunciare a ospitare quest'anno l'Europeo di Vela e i Mondiali.

IL PORTO CANALE

Intanto sono regolarmente iniziati i rilievi batimetrici della ditta Sidra, per conto del Provveditorato alle Opere Pubbliche, presso la darsena commerciale. I risultati dovranno spiegare perché nei giorni scorsi la motocisterna Galatea e' rimasta incagliata nel bacino di evoluzione del porto di Pescara mentre stava entrando nello scalo.

Galatea ha un pescaggio massimo a poppa che supera di poco i 4 metri e ha toccato un dosso sul fondale a 4 metri per cui ha avuto problemi nelle manovre di ingresso e ormeggio e, per precauzione, si e' ritenuto opportuno farla uscire con il rimorchiatore. La media del fondale è di 5 metri per cui è da capire se si tratti di un cuneo isolato o se possono essercene altri. 

«Senza dubbio », dice oggi il sindaco Luigi Albore Mascia, «nessuno ha mai pensato che il dragaggio eseguito potesse essere definitivo, ma sicuramente ritenevamo che quell’operazione, costata complessivamente 15 milioni di euro, potesse dare alla città un momento per tirare il fiato. L’incidente, invece, ci costringe a serrare subito le fila e individuare le misure immediate per impedire il ripetersi di simili incidenti».

Ieri gli uffici tecnici comunali hanno inviato all’attenzione del Comandante Pozzolano la bozza-proposta di Protocollo d’intesa. Se non ci saranno rilievi, il Comune sarà pronto per convocare già per la prossima settimana la seduta straordinaria del Consiglio comunale per la ratifica del Protocollo per poi procedere con l’invio degli atti al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici. 
«L’obiettivo», continua Mascia, «è far partire subito la prima parte delle opere, ovvero portare il fiume oltre la diga foranea per risolvere in via definitiva il problema dei fondali. Nel frattempo apriremo ogni possibile dialogo con gli operatori portuali, marineria, balneatori, operatori commerciali del porto, la stessa cittadinanza, per rivedere e ridiscutere il piano, ma realizzando subito ciò che è ineludibile».
«Chi ha creato il problema non può essere lo stesso che propone la soluzione», contesta il Movimento 5 Stelle che nei prossimi giorni organizzeranno un incontro con i cittadini «per diradare definitivamente le nebbie sulla questione, informandoli sul progetto che dovrebbe sostituire un elemento “portante” dell'economia pescarese, e sui risvolti delle procedure che ne stanno determinando l’approvazione».


24/04/2014 - 11:22


19 aprile 2014 (aggiornato 3 maggio 2014)


                                      

2 commenti:

  1. Carissimo,
    ho letto con attenzione quanto pubblicato e sinceramente sono rimasto basito dall'arroganza di certe affermazioni e valutazioni fatte da chi non ha vissuto il fiume Pescara e le sue traversie dimostrando che l'esperienza non ha insegnato nulla e che l'ignoranza regna sovrana, a dispetto dei titoli accademici.
    Ho sempre sostenuto la tua tesi, cioè due moli abbastanza lunghi che proseguano il corso del fiume sfondando parte della diga foranea e creando lato sud un bacino con area di evoluzione abbastanza capiente e sul lato nord un molo lungo abbastanza per poter ospitare navi passeggeri di oltre duecento metri che ora evitano il porto di Pescara per ovvi motivi; con 2/3 mila passeggeri si creerebbe un indotto economico notevole per la città e dintorni coi tanti luoghi religiosi che ci sono e le peculiarità enogastronomiche e naturalistiche della regione, forse ciò fa schifo o non ci hanno pensato. Ne abbiamo spesso parlato e discusso e faccio solo una riflessione: se la natura ha creato lo sbocco del fiume a 45° per quale motivo occorre ora deviarlo creando anse in cui puntualmente si creeranno secche,perchè allungare il molo di levante che chiuderà praticamente il Marina? Si adotti il progetto da tanti di noi sponsorizzato,almeno a parole non potendo fare altro, e che in ogni caso costerebbe meno di quello proposto ed avrebbe un impatto ambientale minore, lo posso dire,a differenza di altri, perchè ci ho vissuto per ben 25 anni per motivi di lavoro ed ora per le problematiche che comporta. 13 mln di euro spesi per il dragaggio avrebbero coperto almeno metà dell'opera per cui ci battiamo.
    Ho già firmato una petizione in quel senso ma se occorre ancora fammi sapere.
    Colgo l'occasione per un caloroso e cordiale saluto. Dott.Lo Stracco cav. Vincenzo

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    1. la nostra è una Proposta alternativa (e secondo il parere dei nostri esperti, giusta). E va eventualmente completata e affinata. Ma ce ne potrebbero essere altre, con lo stesso indirizzo, da valutare.
      Ma di sicuro il PRP è completamente sbagliato. Non c'è un aspetto di esso che va bene.
      Inoltre, sembra che sia stato concepito solo con lo scopo di "salvare il culo" a tutti quelli (progettisti, politici che li hanno appoggiati, etc...) che 20 anni fa hanno sbagliato. Adesso la Corte dei Conti dovrebbe "mettere loro le mani in tasca". Il porto è rimasto chiuso completamente nel 2012 per le loro colpe (e negli anni precedenti se l'è passata malissimo...). La stessa diga foranea, mi sembra, non è nemmeno accatastata.
      Quanto al dragaggio, mi permetto di farle notare che quei soldi sono stati spesi bene e il dragaggio è stato fatto dal Provveditorato nel rispetto di tutte le norme ambientali e procedurali: sono venti anni che non veniva fatto ed è stato un dragaggio STRAORDINARIO (che oltretutto ha salvato i pescherecci dalla piena dei primi di dicembre del 2013. Quello precedente del Commissario Guerino Testa, invece, è stato fermato dalla Procura). Se non fosse stato fatto, sarebbero andati a finire sulle riviere a nord e a sud. Adesso ci serve quello ORDINARIO.
      Ma tutto è legato alle sorti del PRP. Vedremo il 16 maggio, nel consiglio comunale straordinario, cosa succederà.
      Anche questo è stato convocato in modo anomalo e forse illegale, come dice il consigliere Maurizio Acerbo nelle cronache locali.
      Cordiali saluti,

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