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martedì 3 marzo 2015

P.R.P. di Pescara: il Consiglio Superiore LL.PP. chiede ulteriori studi

              Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
 La Seconda Sezione

Adunanza del 10/12/2014

N° di protocollo 56 2014/56

OGGETTO: Nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara.



il Piano Regolatore Portuale in discussione 


                                                                 LA SEZIONE

VISTA la nota n. 09.02.11/25426 di prot. del 14 agosto 2014 con la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — Capitaneria di Porto di Pescara - ha trasmesso, per esame e parere, la proposta di Piano Regolatore Portuale in oggetto;

VISTA la nota n.0030352 del 7.10.2014 con la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — Capitaneria di Porto di Pescara - ha trasmesso elaborati integrativi ;

ESAMINATI gli atti;

UDITA la Commissione Relatrice (FABRIZI, FERRANTE, IEVOLELLA, TOMASICCHIO, GRISOLIA, DA DEPPO, DE MARINIS, NUNZIATA, LOMBARDO,SALANDIN, AVAGNINA, LUCARELLI, PATERNOSTRO, CANTISANI, F. RUSSO, STURA, FIADINI, BORZI, PARISE, ALTOMARE, POLIZZY, DI PRETE, BRUGIOTT1, C.P. MORETTI, VESPASIANO, MANNETTI, BATTAGLIA, SCIARRA, C. GUGLIELMI, LINETTI )





PREMESSO
Con nota n. 09.02.11/25426 di prot. del 14 agosto 2014 la Capitaneria di Porto di Pescara - ha trasmesso, per esame e parere, la proposta di Piano Regolatore Portuale in oggetto comprensiva della seguente documentazione :
-Deliberazione del Consiglio Comunale di Pescara n. 86 del 25/07/2014 avente per oggetto "Approvazione del documento d'intesa tra il Comune di Pescara e l'Autorità Marittima di Pescara per l'approvazione del Piano regolatore portuale della città di Pescara".
- Decreto di adozione del PRP citato in argomento n. 167/2014 in data 06/08/2014 della Capitaneria di Porto di Pescara;
-Determinazione Direttoriale n. 14 /DE del 07/04/2014 della Regione Abruzzo -Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica con la quale si esprime "parere favorevole ai sensi del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. circa la compatibilità ambientale del Piano Regolatore Portuale del porto di Pescara"(provvedimento VAS)
-Determinazione Direttoriale n°20/DE del 19/05/2014 della Regione Abruzzo -Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica con la quale si ritiene di integrare il dispositivo dell'emesso provvedimento VAS n. 14/DE del 07/04/20147 con ulteriori raccomandazioni.
Si riporta di seguito, al fine di una illustrazione esauriente dell'inquadramento storico, delle metodologie adottate e della descrizione delle caratteristiche del Piano, il contenuto della Relazione Generale (...)

(...) Tutto ciò premesso
CONSIDERATO

Aspetti amministrativo-procedimentali
Come esposto nelle premesse il PRP di Pescara posto all'esame della Sezione risulta essere stato adottato dalla competente Capitaneria di Porto di Pescara con decreto del 6 agosto 2014, emesso a valle della delibera n.86 del 25 luglio 2014 con la quale il Comune di Pescara ha approvato il documento di "Intesa tra il Comune di Pescara e l'Autorità Marittima di Pescara per l'approvazione del Piano Regolatore Portuale della città di Pescara" nel quale, tra l'altro, viene condivisa la "proposta di PRP elaborata dal Comune di Pescara".
Il predetto decreto della Capitaneria di Porto di Pescara cita altresì nelle premesse le Determinazioni Direttoriali n.14/DE del 7.4.2014 e n.20/DE del 19.5.2014 emesse dalla Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Abruzzo ai sensi dell'art.15 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. nell'ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
In particolare con la citata determinazione del 7 aprile 2014 è stato espresso parere favorevole "..raccomandando che nella fase attuativa si tenga conto delle seguenti prescrizioni" :
"I singoli interventi derivanti dall'attuazione del Piano Regolatore Portuale dono essere sottoposti alle procedure di valutazione ambientale ove previste ed in particolare i progetti di opere elencati nell'allegato II alla parte seconda del D. Lgs. 15212006 e ss. mm.ii.
In fase di progettazione degli interventi dovrà essere verificata la compatibilità degli stessi ai contenuti del vigente Piano Stralcio di Difesa delle Alluvioni dell'"Autorità dei Bacini di rilievo regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro".
Siano prese in considerazione le eventuali misure di mitigazione dei progetti inseriti nel Piano Regolatore Portuale del Porto di Pescara, a seguito dell'attività valutativa prevista, ove ne ricorrano le condizioni , nelle fasi di progettazione preliminare e definitiva esecutiva, e riportate nell'apposito giudizio finale; 
-nell'ambito della progettazione esecutiva si concordino i provvedimenti da prendere per accogliere degnamente le specie protette presenti, quali l'uccello fratino, e si attui un idoneo
monítoraggio per la verifica delle segnalazioni pervenute cui verrà data attuazione nell'ambito della procedura di VIA.
-gli interventi di escavazione e approfondimento previsti per i fondali dei bacini portuali, a
seconda delle diverse modalità di riutilizzo del materiale dragato, siano sottoposti a successive valutazioni di dettaglio secondo la normativa vigente;
-gli interventi di dragaggio e delle opere connesse siano realizzati tenendo conto dei periodi di balneazione;
-gli interventi di potenziamento e ampliamento dei bacini portuali, siano sottoposti alle
eventuali successive valutazioni ambientali secondo le norme di legge:
-sia fatto salvo ogni altro parere, nulla osta, autorizzazione ecc. previsti dalla normativa vigente."

Con la successiva determinazione del 19.5.2014 è stato dato atto della comunicazione prot. RA/109875 del 18.4.2014 emessa dall'Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro, della quale si riportano di seguito le considerazioni espresse in merito alla nuova configurazione variata della foce del fiume Pescara prevista nella proposta di PRP.
"Nello studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale è asserito che le considerazioni sul deflusso idraulico indotte dalla configurazione di foce prevista dal PRP sono riferite solamente alla portata con tempo di ritorno di 50 anni (di seguito Q50) ín quanto è indicata dal Piano Stralcio di Difesa delle Alluvioni (PSDA) come quella caratterizzata dalla maggiore pericolosità idraulica.
In realtà la Q50 è la portata che ha maggiore probabilità di verificarsi rispetto alla Q100 Q200 ma in termini di intensità non è di certo la più pericolosa. Dunque, occorre approfondire lo studio idraulico considerano anche i tempi di ritorno di 100 e 200 anni.
Come evidenziato nello studio suddetto, inoltre, già per tempi di ritorno di 50 anni, i profili di moto permanente mostrano, nella configurazione variata, una tendenza all'esondazione. 
E' bene quindi predisporre tutti gli approfondimenti necessari per definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte lungo le sponde in sinistra e destra idraulica per un tratto di foce più ampio rispetto quello indagato nello studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale. 
E' bene rammentare che l'attività svolta da questa Autorità ha lo scopo di garantire la tutela dell'incolumità pubblica e dei beni esposti a rischio di alluvioni, stante l'importanza che il PSDA riveste nella pianificazione territoriale attraverso la disciplina dell'uso del territorio.

A tal proposito l'articolo 8 delle Norme di Attuazione del PSDA dispone che, salva diversa espressa specificazione, tutti i progetti proposti nelle aree di pericolosità idraulica molto elevata ed elevata siano accompagnati da uno studio di compatibilità idraulica che ne dimostri la coerenza con quanto disposto dal PSDA e non precluda la possibilità di eliminare o ridurre le condizioni di pericolosità e rischio mediante azioni mirate; nessun progetto può essere approvato dalla competente Autorità di livello Regionale, Provinciale o Comunale senza la preventiva approvazione da parte di questa Autorità del suddetto studio di compatibilità idraulica."

La citata Determinazione del 19.5.2014 n. 20/DE della Direzione Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Abruzzo ha pertanto ritenuto di integrare il dispositivo dell'emesso provvedimento di VAS n.14/DE del 7.4.2014 con le seguenti necessarie raccomandazioni :

1. Approfondire lo studi idraulico con tempi di ritorno di 100 (Q100) e 200(Q200) anni, nei
riguardi della portata più pericolosa;
2. Procedere negli approfondimenti necessari a definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte in sinistra e destra idraulica, per un tratto di foce, più ampio rispetto a quello indagato nello studio idraulico a supporto del PRP, da ritenersi significativo in termini di estensione;
3. Accompagnare i progetti che interessano le aree classificate a pericolosità idraulica, da sottoporre alla preventiva approvazione della competente Autorità di Bacino, che ne dimostri la coerenza con il vigente PSDA;
4. Indagare e approfondire con adeguati studi e analisi di previsione e interazione i processi di sedimentazione del trasporto solido, determinati dalla nuova rincofigurazione fluviale, per un'estensione da ritenersi significativa per il tratto fluviale terminale:
5. La presente disposizione costituisce parte integrante e sostanziale del provvedimento motivato di VAS n. 14/DE del 07.04.2014
6. Trasmettere la presente disposizione, per ogni ulteriore seguito, all'Autorità Marittima ed all'Autorità Proponente, precisando che gli approfondimenti richiesti "potranno sicuramente essere eseguiti in fase di progettazione delle opere da sottoporre alla necessaria valutazione di impatto ambientale da parte del competente Organismo statale".

La Sezione, ferma restando l'autonomia e indipendenza degli sviluppi delle procedure VAS e di quella relativa all'emissione del parere da parte di questo consesso, non può che condividere le valutazioni emerse già nella fase istruttoria da parte della commissione relatrice, che portano a concludere che gli approfondimenti e gli studi necessari a dirimere le criticità evidenziate dall'Autorità di Bacino non sono rinviabili alla fase progettuale esecutiva ma debbano essere assolutamente verificate al momento delle scelte pianificatorie ; ciò in considerazione del fatto che riguardano accertamenti sulla sicurezza idraulica della città di Pescara, già oggi precaria anche con eventi metereologici non estremi, ed accertamenti geomorfologici che potrebbero creare danni irreversibili al sistema fociale ed i tratti di costa interessati, oltre che malfunzionamenti delle opere che si vengono a realizzare.
Il presente parere pertanto viene emesso, come espressamente richiesto dall'Autorità Marittima che ha adottato il presente PRP, per la definizione degli elaborati di approfondimento necessari a consentire l'utile completamento dell'esame della proposta del nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara.

Aspetti idraulico-marittimi.
Come risulta dagli elaborati progettuali, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente (APAT) ha svolto a partire dal 2003, su incarico del Comune di Pescara, studi ed indagini volti ad individuare soluzioni alternative atte ad eliminare o mitigare gli inconvenienti presenti nell'attuale configurazione del porto di Pescara.
Nel rapporto APAT del luglio 2005 vengono riportati i risultati delle prove di laboratorio, effettuate utilizzando un modello fisico in scala 1:1.000, nonché quelli di alcune simulazioni numeriche svolte con un modello idrodinamico 3D, sulla base delle quali la cosiddetta "soluzione 11" viene considerata la più idonea a risolvere le problematiche portuali riscontrate. In particolare, in tale soluzione, si prevede la completa separazione del corso del fiume Pescara dal bacino portuale, indirizzando la corrente idrica al largo della diga foranea ed in tale modo evitando l'accumulo dei sedimenti fluviali all'interno del porto.
Il rapporto APAT suggerisce, inoltre, la collocazione di una darsena per i pescherecci a Nord della nuova foce armata.
Tale soluzione è stata condivisa dai progettisti del Piano regolatore portuale atteso che, come risulta dalla relazione generale, il Piano si pone quale principale obiettivo la completa separazione fra foce fluviale e porto commerciale.
Proprio per tale motivo, una definitiva espressione del parere sul Piano in esame richiede un'attenta valutazione sia degli aspetti connessi all'idraulica fluviale in corrispondenza della foce del fiume Pescara sia dell'evoluzione morfodinamica costiera in relazione al trasporto solido litoraneo e fluviale.

Si rileva che tra gli elaborati progettuali trasmessi, sono in effetti presenti la "Relazione Idraulica", lo "Studio Agitazione Interna", lo "Studio Meteomarino" e lo "Studio Morfologico".
Cionondimeno, come segnalato dalla Regione Abruzzo nella determinazione dirigenziale n. 20/DE del 19 maggio 2014, recante "chiusura procedimento VAS", e richiamato con nota della Commissione relatrice, a firma del Primo Relatore protocollo n. 6358 del 26 settembre 2014, si è rilevata la necessità di ulteriori approfondimenti in merito alla sicurezza idraulica fluviale.

Peraltro, anche l'Autorità dei Bacini di rilievo regionale dell'Abruzzo e del Bacino interregionale del Fiume Sangro aveva rilevato, nella nota prot. n. 109875 del 18 aprile 2014, che "E' bene predisporre tutti gli approfondimenti necessari per definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte lungo le sponde in sinistra e destra idraulica per un tratto di foce più ampio rispetto a quello indagato nello studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale".

La Capitaneria di Porto di Pescara ha quindi richiesto a questo Consesso la specificazione nel dettaglio degli aspetti idraulici che necessitano di approfondimento.


Sul punto l'Assemblea è del parere che, in considerazione degli specifici obiettivi del Piano Regolatore Portuale in esame come definiti dalla Relazione generale e della inscindibilità
tra le problematiche connesse al fiume Pescara in corrispondenza della foce ed il porto, sono necessari ulteriori approfondimenti riguardanti aspetti relativi alla morfodinamica costiera ed all'idraulica fluviale. Più in particolare :

               Studi Morfologici:
a) Dinamica litoranea:
-analisi dell'evoluzione morfodinamica storica;
-analisi dell'evoluzione storica dei volumi di trasporto litoraneo;
-determinazione, con modello matematico, del rateo annuo medio di sedimento intercettato dalle opere portuali nell'assetto attuale e futuro;
-studio con modello numerico dell'impatto della realizzazione delle opere in PRP sui tratti di spiagge a ponente e a levante dell'area di intervento, in termini di trasporto solido longitudinale, trasversale e di variazione della linea di riva, nell'ambito della intera unità fisiografica.
b) Dinamica fluviale
- studio del fenomeno di interrimento attuale in relazione alle opere portuali; 
-valutazione degli apporti di sedimenti dal fiume e del loro destino a mare; 
-determinazione del rateo annuo di interrimento della darsena pescatori nella configurazione di PRP;

            Relazione Idraulica:
-elaborazioni idrauliche relative alle portate con tempo di ritorno superiore a 50 anni (100 e 200 anni) mirate all'individuazione dei profili liquidi sulla base di sezioni dedotte da campagna topografica aggiornata, opportunamente distanziate ed estese - a partire dalla foce - per almeno 3 km a monte ed, in ogni caso, oltre il limite urbano. 
-rielaborazione idraulica relativa alla portata con tempo di ritorno pari a 50 anni, secondo le medesime modalità. 

Tutte le rielaborazioni devono essere condotte in relazione alla configurazione idraulica attuale e a quella di PRP, al fine di sviluppare un confronto comparato ;
-datazione delle sezioni già utilizzate, specificando le caratteristiche del rilievo
sviluppato e verifica della disponibilità di precedenti rilievi;
-rilievo (o comunque acquisizione) di tutte le restituzioni a fiume (come recapito finale o sfiori) dei collettori di fognatura;
-studio della curva di durata delle portate;
-analisi delle conseguenze del disormeggio dei natanti di varia tipologia ormeggiati lungo le rive del fiume Pescara per un tratto che si estende ben oltre il ponte della ferrovia (alcuni chilometri) e definizione delle più opportune azioni da intraprendere, ivi inclusa l'ipotesi di eliminazione (parziale o totale) degli ormeggi lungo l'asta fluviale;
-in relazione a tale ultimo punto, valutazione del franco residuo al di sotto dei ponti in occasione degli eventi di piena;
-indicazione dei possibili interventi di mitigazione ambientale che rendano possibile un futuro riutilizzo dei sedimenti dragati, ad esempio per il ripascimento delle spiagge.

Aspetti relativi alla sicurezza antincendi
A seguito della richiesta di integrazione di documentazione tecnica relativa al progetto del nuovo P.R.P. di Pescara è stata trasmessa dalla C.P. di Pescara la nota di Prot. n. 0902.10 alla quale viene allegato il rapporto integrato di sicurezza — ED 2006, redatto, con riferimento all'accosto attuale per navi petroliere dalla società che gestisce il deposito costiero che utilizza tale attracco dal 2005 nel rispetto delle ordinanze di Polizia Marittima emanate dallo stesso Comando.
Quanto precisato, si riferisce alla sicurezza antincendio, in quanto di tale problematica nulla veniva posto in evidenza nella documentazione progettuale presentata.
Con la stessa nota, detto Comando della C.P. precisa che l'attuale accosto verrebbe utilizzato fino a quando detta società darà corso ai lavori di posa in opera di un campo boe a 2,8 Km dalla linea di costa, il cui progetto, comprensivo dello studio dei rischi negati all'accadimento di incidenti in fase di esercizio della nuova sea-line collegata all'oleodotto di collegamento nave deposito, ora si trova per la procedura di V.1.A. presso il Ministero dell'ambiente.


Preso atto di quanto comunicato e confermato con successive osservazioni pervenute in ordine agli aspetti relativi alla sicurezza antincendio con allegati gli atti comprovanti la situazione dei luoghi e delle procedure che vengono osservate durante le operazioni di movimentazioni dei prodotti petroliferi, si ritiene di evidenziare quanto segue: nelle condizioni di gestione delle banchine portuali ove attualmente attraccano le navi petroliere, si evince dai disposti degli artt. 15 e 16 del regolamento di sicurezza approvato con ordinanza C.P. di Pescara n.39/2008, che le attrezzature mobili antincendio autorizzate per il servizio di vigilanza e prevenzione sono da considerarsi provvisorie in "temporanea sostituzione dell'impianto antincendio fisso."


Atteso che ancora detto impianto antincendio fisso non è stato realizzato si ritiene necessario che di tale problematica se ne debba tener conto nell'assetto del nuovo P.R.P. ancorchè non venisse approvato il progetto del "campo BOE" di cui peraltro non sussistono riferimenti né elementi tecnici di valutazione nel progetto del nuovo P.R.P. poter esprimere una valutazione di merito.

In ogni caso, in ordine a quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che il piano regolatore in esame non riporta alcuna soluzione prospettata in sede di illustrazione, si raccomanda che vengano inserite nel progetto indicazioni in tal senso, anche per una prevedibile destinazione d'uso delle aree del demanio marittimo che saranno impegnate per tale aspetto.

Peraltro corre l'obbligo evidenziare che l'approfondimento delle analisi dell'idrologia e della configurazione.della foce del fiume Pescara potrebbero portare anche a modifiche del percorso delle tubazioni di trasporto delle benzine dalle boe in mare all'impianto di terra. 

Aspetti economico-finanziari
Negli studi a corredo del progetto di piano vengono esaminati e dettagliati diverse ipotesi di scenari possibili dell'evoluzione dei mercati e delle necessità del settore dei trasporti merci e passeggeri delle coste adriatiche; in particolare lo studio correla le scelte operate su Pescara alle scelte da operare sul porto di Ortona come un unico sistema portuale "abruzzese insieme al porto di Vasto". 
La Sezione, oltre a rilevare che lo studio risulta ormai piuttosto datato (2008), delineando scenari economici e sociali che potrebbero avere avuto evoluzioni diverse, rileva anche l'opportunità di acquisire un documento di provenienza istituzionale che esponga e coordini le scelte pianificatorie operate o da operare oltre che su Pescara anche su Ortona e Vasto.
Si osserva che lo studio propone la creazione di nuovi traffici senza però analizzare nel dettaglio le reali esigenze trasportistiche attuali della regione Abruzzo, e delle regioni limitrofe sia in termini di realtà produttive sia in termini di eventuali traffici passeggeri e quindi delineare un quadro esigenziale da porre a base della realizzazione della nuova infrastruttura e quindi prevedere quali possibili nuovi traffici si possano eventualmente intercettare per il futuro.

Da questo potrà discendere una valutazione costi-benefit che potrà indirizzare le scelte finanziarie del Governo o addirittura ipotizzare una partecipazione di capitale privato. 


Aspetti relativi alle esigenze e alle infrastrutture impiantistiche
Il Piano Regolatore propone una revisione dell'area portuale, la razionalizzazione dell'uso delle strutture; si fa riferimento ad interventi relativi alla darsena petrolifera, alla stazione marittima, ai parcheggi, alla viabilità. 
Benché siano previsti interventi relativi agli impianti non si fa riferimento alcuno sulla adeguatezza delle infrastrutture elettromeccaniche e sulla previsione degli interventi necessari per adeguarli alle nuove configurazioni e il nuovo assetto portuale. 
In ogni caso, in ordine a quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che il progetto stesso prevede non trascurabili importi di spesa relativamente ad arredi ed impianti, si ritiene che detto progetto debba contenere comunque maggiori indicazioni sugli impianti stessi.


Tutto ciò premesso è considerato, la Sezione, all'unanimità , è del


PARERE

Che, al fine di consentire l'utile completamento dell'esame della proposta del nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara, occorre integrare gli atti trasmessi con i seguenti elaborati di approfondimento di cui alle precedenti considerazioni :
  • relazione sugli aspetti idraulico-marittimi contenente ulteriori approfondimenti riguardanti aspetti relativi alla morfodinamica costiera ed all'idraulica fluviale ;
  •  revisione degli elaborati di piano finalizzata a verificare la rispondenza dell'illustrazione dello stato di fatto e delle previsioni di piano per quanto attiene le operazioni di movimentazione dei prodotti petroliferi ;
  • documento che illustri in modo aggiornato gli aspetti economico-finanziari;
  •         studio di previsione dei fabbisogni energetici associati alla configurazione del nuovo PRP.
Il segretario della Sezione

arch. Luigi Marini
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