Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
OGGETTO: Nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara.
La Seconda Sezione
Adunanza del 10/12/2014
N° di protocollo 56 2014/56
Adunanza del 10/12/2014
N° di protocollo 56 2014/56
OGGETTO: Nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara.
il Piano Regolatore Portuale in discussione |
LA SEZIONE
VISTA la nota
n. 09.02.11/25426 di prot. del 14 agosto 2014 con la quale il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti — Capitaneria di Porto di Pescara - ha trasmesso,
per esame e parere, la proposta di Piano Regolatore Portuale in oggetto;
VISTA la nota n.0030352 del 7.10.2014 con la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — Capitaneria di Porto di Pescara -
ha trasmesso elaborati integrativi ;
ESAMINATI gli atti;
UDITA la Commissione Relatrice
(FABRIZI, FERRANTE, IEVOLELLA, TOMASICCHIO, GRISOLIA, DA
DEPPO, DE MARINIS, NUNZIATA, LOMBARDO,SALANDIN, AVAGNINA,
LUCARELLI, PATERNOSTRO, CANTISANI, F. RUSSO,
STURA, FIADINI, BORZI, PARISE, ALTOMARE, POLIZZY, DI PRETE, BRUGIOTT1,
C.P. MORETTI, VESPASIANO, MANNETTI, BATTAGLIA, SCIARRA, C. GUGLIELMI, LINETTI )
PREMESSO
Con nota n. 09.02.11/25426 di prot. del 14 agosto 2014 la
Capitaneria di Porto di Pescara - ha trasmesso, per esame e parere, la proposta
di Piano Regolatore Portuale in oggetto comprensiva della seguente
documentazione :
-Deliberazione
del Consiglio Comunale di Pescara n. 86 del 25/07/2014 avente per oggetto
"Approvazione del documento d'intesa tra il Comune di Pescara e l'Autorità
Marittima di Pescara per l'approvazione del Piano
regolatore portuale della città di Pescara".
-
Decreto di adozione del PRP citato in argomento n. 167/2014 in data 06/08/2014 della
Capitaneria di Porto di Pescara;
-Determinazione
Direttoriale n. 14 /DE del 07/04/2014 della Regione Abruzzo -Direzione
Trasporti, Infrastrutture, Mobilità e Logistica con la quale si esprime
"parere favorevole ai sensi del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.
circa la compatibilità ambientale del Piano Regolatore
Portuale del porto di Pescara"(provvedimento VAS)
-Determinazione
Direttoriale n°20/DE del 19/05/2014 della Regione Abruzzo -Direzione Trasporti,
Infrastrutture, Mobilità e Logistica con la quale si ritiene di integrare il
dispositivo dell'emesso provvedimento VAS n. 14/DE del 07/04/20147 con
ulteriori raccomandazioni.
Si riporta di
seguito, al fine di una illustrazione esauriente dell'inquadramento storico, delle metodologie adottate e della descrizione delle
caratteristiche del Piano, il contenuto della Relazione Generale (...)
(...) Tutto
ciò premesso
CONSIDERATO
Aspetti
amministrativo-procedimentali
Come esposto nelle premesse il PRP di Pescara posto
all'esame della Sezione risulta essere stato
adottato dalla competente Capitaneria di Porto di Pescara con decreto del 6 agosto 2014,
emesso a valle della delibera n.86 del 25 luglio 2014 con la quale il Comune di
Pescara ha approvato il documento di "Intesa tra
il Comune di Pescara e l'Autorità Marittima di Pescara per
l'approvazione del Piano Regolatore Portuale della città di Pescara"
nel quale, tra l'altro, viene condivisa la "proposta di
PRP elaborata dal Comune di Pescara".
Il predetto decreto della Capitaneria di Porto di Pescara cita altresì nelle
premesse le Determinazioni Direttoriali n.14/DE del 7.4.2014 e
n.20/DE del 19.5.2014 emesse dalla Direzione Trasporti, Infrastrutture,
Mobilità e Logistica della Regione Abruzzo ai sensi dell'art.15
del D. Lgs. 152/06
e ss.mm.ii. nell'ambito della procedura di Valutazione Ambientale
Strategica.
In
particolare con la citata determinazione del 7 aprile 2014 è stato espresso
parere favorevole "..raccomandando che nella fase
attuativa si tenga conto delle seguenti prescrizioni"
:
"I singoli
interventi derivanti dall'attuazione del Piano Regolatore Portuale dono essere sottoposti alle procedure di valutazione
ambientale ove previste ed in particolare i progetti di opere elencati nell'allegato II alla parte seconda
del D. Lgs. 15212006 e ss. mm.ii.
In fase di progettazione degli interventi dovrà essere
verificata la compatibilità degli stessi ai contenuti del vigente
Piano Stralcio di Difesa delle Alluvioni dell'"Autorità dei Bacini di rilievo regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale
del Fiume Sangro".
Siano prese in considerazione le eventuali misure di mitigazione dei
progetti inseriti nel Piano Regolatore Portuale del Porto
di Pescara, a seguito dell'attività valutativa prevista, ove ne ricorrano le condizioni , nelle fasi di progettazione
preliminare e definitiva esecutiva, e riportate nell'apposito
giudizio finale;
-nell'ambito della progettazione esecutiva si concordino i provvedimenti da prendere per accogliere degnamente le specie protette presenti, quali l'uccello fratino, e si attui un idoneo
-nell'ambito della progettazione esecutiva si concordino i provvedimenti da prendere per accogliere degnamente le specie protette presenti, quali l'uccello fratino, e si attui un idoneo
monítoraggio per la verifica
delle segnalazioni pervenute cui verrà data attuazione nell'ambito della procedura di VIA.
-gli interventi di escavazione e approfondimento previsti per i fondali dei
bacini portuali, a
seconda
delle diverse modalità di riutilizzo del materiale dragato, siano sottoposti a successive valutazioni di dettaglio secondo la
normativa vigente;
-gli
interventi di dragaggio e delle opere connesse siano realizzati tenendo conto
dei periodi di balneazione;
-gli interventi di potenziamento e ampliamento dei
bacini portuali, siano sottoposti alle
eventuali
successive valutazioni ambientali secondo le norme di legge:
-sia fatto salvo ogni altro parere, nulla osta,
autorizzazione ecc. previsti dalla normativa vigente."
Con la
successiva determinazione del 19.5.2014 è stato dato atto della comunicazione
prot. RA/109875 del 18.4.2014 emessa
dall'Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro,
della quale si riportano di seguito le considerazioni
espresse in merito alla nuova configurazione variata della foce del fiume Pescara prevista nella proposta di PRP.
"Nello
studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale è asserito che le
considerazioni sul deflusso idraulico indotte
dalla configurazione di foce prevista dal PRP sono riferite solamente alla portata con tempo di ritorno di 50 anni (di seguito Q50) ín quanto è indicata dal
Piano Stralcio di Difesa delle
Alluvioni (PSDA) come quella caratterizzata dalla maggiore pericolosità
idraulica.
In realtà la Q50 è la portata che ha maggiore probabilità di verificarsi rispetto alla Q100 Q200 ma in termini di intensità non è di certo la più pericolosa. Dunque, occorre approfondire lo studio idraulico considerano anche i tempi di ritorno di 100 e 200 anni.
In realtà la Q50 è la portata che ha maggiore probabilità di verificarsi rispetto alla Q100 Q200 ma in termini di intensità non è di certo la più pericolosa. Dunque, occorre approfondire lo studio idraulico considerano anche i tempi di ritorno di 100 e 200 anni.
Come evidenziato nello studio suddetto, inoltre, già per tempi di ritorno
di 50 anni, i profili di moto permanente mostrano, nella
configurazione variata, una tendenza all'esondazione.
E' bene quindi predisporre tutti gli approfondimenti necessari per definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte lungo le sponde in sinistra e destra idraulica per un tratto di foce più ampio rispetto quello indagato nello studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale.
E' bene rammentare che l'attività svolta da questa Autorità ha lo scopo di garantire la tutela dell'incolumità pubblica e dei beni esposti a rischio di alluvioni, stante l'importanza che il PSDA riveste nella pianificazione territoriale attraverso la disciplina dell'uso del territorio.
E' bene quindi predisporre tutti gli approfondimenti necessari per definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte lungo le sponde in sinistra e destra idraulica per un tratto di foce più ampio rispetto quello indagato nello studio idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale.
E' bene rammentare che l'attività svolta da questa Autorità ha lo scopo di garantire la tutela dell'incolumità pubblica e dei beni esposti a rischio di alluvioni, stante l'importanza che il PSDA riveste nella pianificazione territoriale attraverso la disciplina dell'uso del territorio.
A tal proposito l'articolo 8 delle Norme di Attuazione
del PSDA dispone che, salva diversa espressa specificazione, tutti i progetti proposti nelle aree di pericolosità
idraulica molto elevata ed elevata siano accompagnati da uno
studio di compatibilità idraulica che ne dimostri la coerenza con quanto disposto dal PSDA e non precluda la
possibilità di eliminare o ridurre le condizioni di pericolosità e rischio
mediante azioni mirate; nessun progetto può essere approvato dalla competente
Autorità di livello Regionale, Provinciale o Comunale senza la
preventiva approvazione da parte di questa Autorità del suddetto studio di
compatibilità idraulica."
La citata
Determinazione del 19.5.2014 n. 20/DE della Direzione Trasporti,
Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Abruzzo ha pertanto ritenuto
di integrare il dispositivo dell'emesso
provvedimento di VAS n.14/DE del 7.4.2014 con le seguenti necessarie raccomandazioni :
1. Approfondire lo studi idraulico con tempi di
ritorno di 100 (Q100) e 200(Q200) anni, nei
riguardi della portata più pericolosa;
2. Procedere negli
approfondimenti necessari a definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte in sinistra e
destra idraulica, per un tratto di foce, più ampio rispetto a quello indagato nello studio
idraulico a supporto del PRP, da ritenersi significativo in termini di estensione;
3. Accompagnare i progetti che
interessano le aree classificate a pericolosità idraulica, da sottoporre alla preventiva approvazione della competente Autorità di
Bacino, che ne dimostri la coerenza con il vigente PSDA;
4. Indagare e approfondire con
adeguati studi e analisi di previsione e interazione i processi di sedimentazione del trasporto solido, determinati dalla nuova
rincofigurazione fluviale, per un'estensione da ritenersi significativa per il
tratto fluviale terminale:
5. La presente disposizione
costituisce parte integrante e sostanziale del provvedimento motivato
di VAS n. 14/DE del 07.04.2014
6. Trasmettere la presente disposizione, per ogni ulteriore
seguito, all'Autorità Marittima ed all'Autorità Proponente, precisando che gli approfondimenti richiesti "potranno sicuramente essere eseguiti in fase di progettazione delle opere da sottoporre alla necessaria valutazione di
impatto ambientale da parte del competente Organismo
statale".
La
Sezione, ferma restando l'autonomia e indipendenza degli sviluppi delle
procedure VAS e di quella relativa all'emissione del parere da parte di questo
consesso, non può che condividere le
valutazioni emerse già nella fase istruttoria da parte della commissione relatrice, che portano a concludere che gli
approfondimenti e gli studi necessari a dirimere le criticità evidenziate
dall'Autorità di Bacino non sono rinviabili alla fase progettuale esecutiva ma debbano essere assolutamente
verificate al momento delle
scelte pianificatorie ; ciò in considerazione del fatto che
riguardano accertamenti sulla sicurezza idraulica
della città di Pescara, già oggi precaria anche con eventi metereologici non estremi,
ed accertamenti geomorfologici che potrebbero creare danni irreversibili al sistema
fociale ed i tratti di costa interessati, oltre che malfunzionamenti delle opere
che si vengono a realizzare.
Il
presente parere pertanto viene emesso, come espressamente richiesto
dall'Autorità Marittima che ha adottato il presente PRP, per la
definizione degli elaborati di approfondimento necessari a
consentire l'utile completamento dell'esame della proposta del
nuovo Piano Regolatore Portuale di Pescara.
Aspetti
idraulico-marittimi.
Come risulta dagli elaborati
progettuali, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente (APAT) ha svolto a
partire dal 2003, su incarico del Comune di Pescara, studi ed indagini volti ad individuare soluzioni alternative atte ad
eliminare o mitigare gli inconvenienti presenti
nell'attuale configurazione del porto di Pescara.
Nel rapporto APAT del luglio 2005 vengono riportati i
risultati delle prove di laboratorio, effettuate utilizzando un modello fisico in scala
1:1.000, nonché quelli di alcune simulazioni
numeriche svolte con un modello idrodinamico 3D, sulla base delle quali la cosiddetta "soluzione 11" viene considerata la
più idonea a risolvere le problematiche portuali riscontrate.
In particolare, in tale soluzione, si prevede la completa
separazione del corso del
fiume Pescara dal bacino portuale, indirizzando la corrente idrica al largo della diga foranea ed in tale
modo evitando l'accumulo dei sedimenti fluviali all'interno del porto.
Il rapporto APAT suggerisce, inoltre, la collocazione di
una darsena per i pescherecci a Nord della nuova foce armata.
Tale soluzione è stata condivisa dai progettisti del Piano regolatore portuale atteso che, come risulta dalla relazione generale, il Piano si pone quale principale obiettivo la completa separazione fra foce fluviale e porto commerciale.
Proprio per tale motivo, una definitiva espressione del parere sul Piano in esame richiede un'attenta valutazione sia degli aspetti connessi all'idraulica fluviale in corrispondenza della foce del fiume Pescara sia dell'evoluzione morfodinamica costiera in relazione al trasporto solido litoraneo e fluviale.
Tale soluzione è stata condivisa dai progettisti del Piano regolatore portuale atteso che, come risulta dalla relazione generale, il Piano si pone quale principale obiettivo la completa separazione fra foce fluviale e porto commerciale.
Proprio per tale motivo, una definitiva espressione del parere sul Piano in esame richiede un'attenta valutazione sia degli aspetti connessi all'idraulica fluviale in corrispondenza della foce del fiume Pescara sia dell'evoluzione morfodinamica costiera in relazione al trasporto solido litoraneo e fluviale.
Si rileva che tra gli elaborati progettuali trasmessi,
sono in effetti presenti la "Relazione Idraulica",
lo "Studio Agitazione Interna", lo "Studio Meteomarino" e
lo "Studio Morfologico".
Cionondimeno, come segnalato dalla Regione Abruzzo nella
determinazione dirigenziale n. 20/DE del 19 maggio 2014,
recante "chiusura procedimento VAS", e richiamato con nota della Commissione relatrice, a
firma del Primo Relatore protocollo n. 6358 del 26 settembre 2014, si è rilevata la necessità di ulteriori
approfondimenti in merito alla sicurezza idraulica
fluviale.
Peraltro, anche l'Autorità dei Bacini di rilievo
regionale dell'Abruzzo e del Bacino interregionale
del Fiume Sangro aveva rilevato, nella nota prot. n. 109875 del 18 aprile 2014, che "E' bene predisporre tutti gli
approfondimenti necessari per definire e stabilire il livello di sicurezza delle aree urbane disposte lungo le sponde
in sinistra e destra idraulica per un tratto di foce più ampio rispetto a quello indagato nello studio
idraulico a supporto del Piano Regolatore Portuale".
La Capitaneria di Porto di Pescara ha quindi richiesto a
questo Consesso la specificazione nel dettaglio degli aspetti idraulici che
necessitano di approfondimento.
Sul punto
l'Assemblea è del parere che, in considerazione degli specifici obiettivi del
Piano Regolatore Portuale in esame come
definiti dalla Relazione generale e della inscindibilità
tra le problematiche connesse al fiume Pescara in corrispondenza della foce
ed il porto, sono necessari
ulteriori approfondimenti riguardanti aspetti relativi alla morfodinamica costiera ed all'idraulica fluviale. Più in particolare :
Studi Morfologici:
a) Dinamica litoranea:
-analisi dell'evoluzione
morfodinamica storica;
-analisi dell'evoluzione storica dei volumi di trasporto litoraneo;
-determinazione, con modello matematico, del rateo annuo medio di sedimento intercettato dalle opere portuali nell'assetto attuale e futuro;
-studio con modello numerico dell'impatto della realizzazione delle opere in PRP sui tratti di spiagge a ponente e a levante dell'area di intervento, in termini di trasporto solido longitudinale, trasversale e di variazione della linea di riva, nell'ambito della intera unità fisiografica.
-analisi dell'evoluzione storica dei volumi di trasporto litoraneo;
-determinazione, con modello matematico, del rateo annuo medio di sedimento intercettato dalle opere portuali nell'assetto attuale e futuro;
-studio con modello numerico dell'impatto della realizzazione delle opere in PRP sui tratti di spiagge a ponente e a levante dell'area di intervento, in termini di trasporto solido longitudinale, trasversale e di variazione della linea di riva, nell'ambito della intera unità fisiografica.
b) Dinamica fluviale
- studio del fenomeno di interrimento attuale in relazione alle opere
portuali;
-valutazione degli apporti di sedimenti dal fiume e del loro destino a mare;
-determinazione del rateo annuo di interrimento della darsena pescatori nella configurazione di PRP;
-valutazione degli apporti di sedimenti dal fiume e del loro destino a mare;
-determinazione del rateo annuo di interrimento della darsena pescatori nella configurazione di PRP;
Relazione
Idraulica:
-elaborazioni idrauliche relative alle portate con tempo di ritorno superiore a 50 anni (100 e 200 anni) mirate all'individuazione dei profili liquidi sulla base di sezioni dedotte da campagna topografica aggiornata, opportunamente distanziate ed estese - a partire dalla foce - per almeno 3 km a monte ed, in ogni caso, oltre il limite urbano.
-rielaborazione idraulica relativa alla portata con tempo di ritorno pari a 50 anni, secondo le medesime modalità.
Tutte le rielaborazioni devono essere condotte in relazione alla configurazione idraulica attuale e a quella di PRP, al fine di sviluppare un confronto comparato ;
-elaborazioni idrauliche relative alle portate con tempo di ritorno superiore a 50 anni (100 e 200 anni) mirate all'individuazione dei profili liquidi sulla base di sezioni dedotte da campagna topografica aggiornata, opportunamente distanziate ed estese - a partire dalla foce - per almeno 3 km a monte ed, in ogni caso, oltre il limite urbano.
-rielaborazione idraulica relativa alla portata con tempo di ritorno pari a 50 anni, secondo le medesime modalità.
Tutte le rielaborazioni devono essere condotte in relazione alla configurazione idraulica attuale e a quella di PRP, al fine di sviluppare un confronto comparato ;
-datazione
delle sezioni già utilizzate, specificando le caratteristiche del rilievo
sviluppato e verifica della
disponibilità di precedenti rilievi;
-rilievo (o
comunque acquisizione) di tutte le restituzioni a fiume (come recapito finale o sfiori) dei collettori di fognatura;
-studio della
curva di durata delle portate;
-analisi delle conseguenze del disormeggio dei natanti di varia tipologia ormeggiati lungo le rive del fiume Pescara per un tratto che si estende ben oltre il ponte della ferrovia (alcuni chilometri) e definizione delle più opportune azioni da intraprendere, ivi inclusa l'ipotesi di eliminazione (parziale o totale) degli ormeggi lungo l'asta fluviale;
-analisi delle conseguenze del disormeggio dei natanti di varia tipologia ormeggiati lungo le rive del fiume Pescara per un tratto che si estende ben oltre il ponte della ferrovia (alcuni chilometri) e definizione delle più opportune azioni da intraprendere, ivi inclusa l'ipotesi di eliminazione (parziale o totale) degli ormeggi lungo l'asta fluviale;
-in relazione
a tale ultimo punto, valutazione del franco residuo al di sotto dei ponti in occasione degli eventi
di piena;
-indicazione dei possibili interventi di mitigazione
ambientale che rendano possibile un futuro
riutilizzo dei sedimenti
dragati, ad esempio per il ripascimento delle spiagge.
Aspetti relativi alla sicurezza antincendi
A seguito della richiesta di integrazione di documentazione
tecnica relativa al progetto del nuovo P.R.P.
di Pescara è stata trasmessa dalla C.P. di Pescara la nota di Prot. n. 0902.10 alla quale viene allegato il rapporto integrato di
sicurezza — ED 2006, redatto, con riferimento
all'accosto attuale per navi petroliere dalla società che gestisce il deposito costiero che utilizza tale attracco dal 2005 nel rispetto
delle ordinanze di Polizia Marittima emanate dallo
stesso Comando.
Quanto precisato, si riferisce alla sicurezza
antincendio, in quanto di tale problematica
nulla veniva posto in evidenza nella documentazione progettuale presentata.
Con la stessa nota, detto Comando della C.P. precisa che l'attuale accosto verrebbe utilizzato fino a quando detta società darà corso ai
lavori di posa in opera di un campo boe a 2,8 Km dalla linea di costa, il cui progetto,
comprensivo dello studio dei
rischi negati all'accadimento di incidenti in fase di esercizio della
nuova sea-line collegata all'oleodotto di
collegamento nave deposito, ora si trova per la procedura di V.1.A. presso il
Ministero dell'ambiente.
Preso
atto di quanto comunicato e confermato con successive osservazioni pervenute in
ordine agli aspetti relativi alla sicurezza antincendio
con allegati gli atti comprovanti la situazione dei luoghi e delle procedure
che vengono osservate durante le operazioni di movimentazioni
dei prodotti petroliferi, si ritiene di evidenziare quanto segue: nelle condizioni di gestione delle banchine portuali ove
attualmente attraccano le navi petroliere, si evince dai disposti degli artt.
15 e 16 del regolamento di sicurezza approvato con ordinanza C.P. di Pescara n.39/2008,
che le attrezzature mobili antincendio autorizzate
per il servizio di vigilanza e prevenzione sono da considerarsi provvisorie in "temporanea sostituzione dell'impianto
antincendio fisso."
Atteso
che ancora detto impianto antincendio fisso non è stato realizzato si ritiene
necessario che di tale problematica se ne debba tener conto nell'assetto del
nuovo P.R.P. ancorchè non venisse approvato il progetto del
"campo BOE" di cui peraltro non sussistono
riferimenti né elementi tecnici di valutazione nel progetto del nuovo P.R.P. poter
esprimere una valutazione di merito.
In
ogni caso, in ordine a quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che il piano regolatore
in esame non riporta alcuna soluzione prospettata in sede di illustrazione, si raccomanda
che vengano inserite nel progetto indicazioni in tal senso, anche per una prevedibile
destinazione d'uso delle aree del demanio marittimo che saranno impegnate per
tale aspetto.
Peraltro
corre l'obbligo evidenziare che l'approfondimento delle analisi dell'idrologia
e della configurazione.della foce del fiume Pescara potrebbero portare anche
a modifiche del percorso delle tubazioni di
trasporto delle benzine dalle boe in mare all'impianto di terra.
Aspetti economico-finanziari
Aspetti economico-finanziari
Negli studi a corredo del progetto di piano vengono
esaminati e dettagliati diverse ipotesi di scenari possibili dell'evoluzione dei mercati e delle
necessità del settore dei trasporti merci e passeggeri delle coste
adriatiche; in particolare lo studio correla le scelte operate su Pescara alle scelte da operare sul porto di Ortona
come un unico sistema portuale "abruzzese
insieme al porto di Vasto".
La Sezione, oltre a rilevare che lo studio risulta ormai piuttosto datato (2008), delineando scenari economici e sociali che potrebbero avere avuto evoluzioni diverse, rileva anche l'opportunità di acquisire un documento di provenienza istituzionale che esponga e coordini le scelte pianificatorie operate o da operare oltre che su Pescara anche su Ortona e Vasto.
La Sezione, oltre a rilevare che lo studio risulta ormai piuttosto datato (2008), delineando scenari economici e sociali che potrebbero avere avuto evoluzioni diverse, rileva anche l'opportunità di acquisire un documento di provenienza istituzionale che esponga e coordini le scelte pianificatorie operate o da operare oltre che su Pescara anche su Ortona e Vasto.
Si
osserva che lo studio propone la creazione di nuovi traffici senza però
analizzare nel dettaglio le reali esigenze
trasportistiche attuali della regione Abruzzo, e delle regioni limitrofe
sia in termini di realtà produttive sia in termini di eventuali traffici
passeggeri e quindi
delineare un quadro esigenziale da porre a base della realizzazione della nuova
infrastruttura e quindi prevedere quali possibili nuovi traffici si possano
eventualmente intercettare per il futuro.
Il
Piano Regolatore propone una revisione dell'area portuale, la razionalizzazione
dell'uso delle strutture; si fa riferimento ad interventi
relativi alla darsena petrolifera, alla stazione marittima,
ai parcheggi, alla viabilità.
Benché siano previsti interventi relativi agli impianti non si fa riferimento alcuno sulla adeguatezza delle infrastrutture elettromeccaniche e sulla previsione degli interventi necessari per adeguarli alle nuove configurazioni e il nuovo assetto portuale.
In ogni caso, in ordine a quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che il progetto stesso prevede non trascurabili importi di spesa relativamente ad arredi ed impianti, si ritiene che detto progetto debba contenere comunque maggiori indicazioni sugli impianti stessi.
Benché siano previsti interventi relativi agli impianti non si fa riferimento alcuno sulla adeguatezza delle infrastrutture elettromeccaniche e sulla previsione degli interventi necessari per adeguarli alle nuove configurazioni e il nuovo assetto portuale.
In ogni caso, in ordine a quanto sopra evidenziato, e tenuto conto che il progetto stesso prevede non trascurabili importi di spesa relativamente ad arredi ed impianti, si ritiene che detto progetto debba contenere comunque maggiori indicazioni sugli impianti stessi.
Tutto ciò premesso è considerato, la Sezione,
all'unanimità , è del
PARERE
Che,
al fine di consentire l'utile completamento dell'esame della proposta del nuovo
Piano Regolatore Portuale di Pescara, occorre
integrare gli atti trasmessi con i seguenti elaborati di approfondimento di cui
alle precedenti considerazioni :
- relazione sugli aspetti idraulico-marittimi contenente ulteriori approfondimenti riguardanti aspetti relativi alla morfodinamica costiera ed all'idraulica fluviale ;
- revisione degli elaborati di piano finalizzata a verificare la rispondenza dell'illustrazione dello stato di fatto e delle previsioni di piano per quanto attiene le operazioni di movimentazione dei prodotti petroliferi ;
- documento che illustri in modo aggiornato gli aspetti economico-finanziari;
- studio di previsione dei fabbisogni energetici associati alla configurazione del nuovo PRP.
Il segretario della Sezione
arch. Luigi Marini
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