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mercoledì 2 marzo 2016

Piano Regolatore Portuale, bando del Comune di Pescara da 83.635,55 euro per nuovi studi (!?).

Il Piano Regolatore Portuale del 2006.

Ormai, dicono gli amici del Forum H2O,  è accanimento terapeutico su un progetto sbagliato.
Il Comune di Pescara ha pubblicato, il primo marzo con scadenza il 5 marzo, un avviso per la ricerca di consulenti al fine di elaborare nuovi studi necessari per l'iter del nuovo Piano Regolatore Portuale.
 Il valore del bando è di 83.635,55 euro.                                                                                                 (qui il link:                                                                                  http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=119&IDbando=264). 
Gli studi richiesti riguardano gli aspetti del trasporto solido e del rischio alluvioni e riempiono ben due pagine del bando (al punto 2.2.), come se dalle Osservazioni fatte sia in fase di VAS del PRP sia in fase di VA per le due opere iniziali e propedeutiche al Piano (Scogliera soffolta e Apertura del varco nella diga) non sia già chiaro quanto il PRP sia profondamente impostato male, soprattutto a partire dal suo asse principale: la deviazione del fiume, con tutti gli annessi e connessi riguardanti il suo trasporto solido, gli interrimenti ulteriori creati dalla nuova diga, e dal rischio alluvioni che con la configurazione prevista non è affatto scongiurato.

Per cui il redigendo (dal 2006!) nuovo Piano regolatore Portuale si conferma un pozzo senza fondo di...fondi pubblici.
Il Provveditorato alle Opere Pubbliche ha già appaltato i lavori per il taglio della diga foranea e la barriera soffolta nelle forme previste dal redigendo Piano Regolatore, non ancora approvato dal Consiglio Superiore del LL.PP., che ha chiesto tempo e ulteriori approfondimenti, e che sono in difformità con quello vigente !!!
Inoltre i due appalti sono partiti addirittura prima dell'espletamento delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale!

La denuncia delle associazioni ha fatto emergere questi fatti gravissimi con cui il Provveditorato,                                                                                                             

(qui i vari links:                                                                http://portodipescara.blogspot.cz/2015/12/osservazioni-allavviso-di-deviazione.html , http://portodipescara.blogspot.cz/2015/12/osservazioni-alla-creazione-della.html , http://portodipescara.blogspot.cz/2016/01/pescara-puntozero-e-staz-ornit.html ,  http://portodipescara.blogspot.cz/2016/01/osservazioni-di-pescarapuntozero-e.html , http://portodipescara.blogspot.cz/2016/01/osservazioni-di-pescara-punto-zero-e.html , http://portodipescara.blogspot.cz/2016/01/osservazioni-del-m5s-ai-lavori-portuali.html , http://portodipescara.blogspot.cz/2016/01/osservazioni-alla-va-per-le-opere.html ),             
nel silenzio del Comune di Pescara, voleva mettere tutti davanti al fatto compiuto con conseguenze potenzialmente surreali, visto che la nuova configurazione promossa dal Provveditorato stesso comporterebbe la chiusura per diversi giorni del porto in determinate condizioni di mare.
Basta leggere il lungo elenco di studi previsti da questo bando per avere conferma delle gravissime e inaccettabili illegittimità procedurali che stanno connotando l'iter del faraonico nuovo Piano Regolatore Portuale, nonché dei limiti della progettualità messa in campo. 
Ormai si può parlare per questo progetto di vero e proprio accanimento terapeutico, dato che la Regione aveva già “sospeso” e chiesto lumi al Provveditorato OO.PP. su queste opere il 11/01/2016 .

E' certamente frutto delle difficoltà incontrate per approvare il Piano, dice un altro amico esperto di pianificazione portuale.

Ora cercano qualcuno che suffraga questo pessimo disegno.

Con la fame che c'è nel settore dell'ingegneria figuriamoci se non trovano qualcuno !

Noi però speriamo che sia il segnale della fine.

Sono le ultime chances, perchè se passa il decreto Del Rio sui porti, tutto è messo in discussione.
Stanno accelerando nel disperato tentativo di mantenerlo in piedi, come dimostra il termine di cinque giorni per fare domanda!


Noi tutti riteniamo più sensato, invece di continuare a spendere denaro su un progetto errato e faraonico, ripartire promuovendo un tavolo di lavoro ampio e partecipato per mettere in piedi in poco tempo un progetto di Porto più consono alla città e alle sue reali potenzialità.

NB: 50 comandanti su 50 pescherecci del porto di Pescara hanno votato NO al PRP



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